Compiti addio: ecco cosa accadrà a breve

Beatrice

Famiglia

Compiti addio: ecco cosa accadrà a breve. La nuova frontiera per la formazione degli studenti prende piede

I compiti a casa sono stati per decenni l’incubo di ogni studente. Rientrare a casa dopo scuola e doversi mettere a lavorare, tra problemi di matematica, esercizi di grammatica o la temutissima interrogazione da preparare è un rito al quale tutti noi abbiamo dovuto sottostare. Presto però potrebbe essere solo un ricordo: le nuove generazioni infatti potrebbero presto dire addio ai compiti.

Compiti addio: ecco cosa accadrà a breve 14072022 Nonsapeviche

Secondo quanto riportato da MindShift, nella società odierna i giovani studenti sono continuamente immersi nell’apprendimento. Con il computer e le nuove tecnologie, e internet l’apprendimento è potenzialmente costante. Ecco perché nei prossimi 10 anni i tradizionali compiti a casa potrebbero diventare obsoleti.

I confini tra casa e scuola si stanno sempre più assottigliando. Meglio allora, più che sui contenuti in sé, concentrarsi sul creare un vero interesse per l’apprendimento. E’ questa la cosa essenziale per il futuro. In questo modo, saranno gli studenti con i tanti mezzi a loro disposizione a perseguire l’obbiettivo di una buona formazione.

I compiti a casa sotto esame: ecco perché potrebbero presto sparire

Compiti addio: ecco cosa accadrà a breve 14072022 Nonsapeviche

I compiti a casa infatti non garantirebbero necessariamente risultati migliori. Troppi compiti possono ottenere l’effetto contrario. In particolar modo, se per gli studenti più grandi c’è comunque un vantaggio, per gli studenti più giovani non sarebbero altrettanto vantaggiosi. I compiti dovrebbero essere semplici e coinvolgenti. Ormai da tempo ad essere particolarmente sotto esame sono i compiti per le vacanze. Sono tantissime le famiglie che si sono lamentate dei troppi compiti assegnati ai loro figli per i mesi estivi, che gli avrebbero impedito di godersi il meritato riposo. E alcune ricerche sembrerebbero proprio provare questa teoria.

Gli studenti possono apprendere in diversi modi, non necessariamente con i compiti. Basti pensare agli eventi culturali, ai quale bisogna incentivare a partecipare, trascorrere del tempo in famiglia, soprattutto durante le vacanze, fondamentale per lo sviluppo del bambino, così come avere il tempo di crescere, giocare e fare attività fisica. Incentivare i bambini a leggere con piacere un bel libro è molto più costruttivo di un intenso lavoro.

La visione didattica, insomma, è stata totalmente stravolta negli ultimi anni. Lo sviluppo dello studente e delle sue capacità passano da un genuino interesse e coinvolgimento nell’apprendimento, più che su una costrizione. E a farne le spese potrebbero proprio essere i compiti a casa.

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