Tumore alla prostata: ecco i 5 cibi “scudo” che ci proteggono

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Tumore alla prostata: ecco i 5 cibi “scudo” che ci proteggono da questa patologia e ci portano verso la strada corretta della prevenzione.

Purtroppo il cancro resta una delle patologie più temute. che siano donne o uomini, questo male spesso non perdona. Ed è proprio per questo motivo che sono state e sono tutt’oggi, messe in campo delle forti campagne di sensibilizzazione atte ad una maggiore consapevolezza che prevenire è meglio che curare.

Tumore alla prostata ecco i 5 cibi scudo che ci proteggono

E’ proprio su questo concetto che si basano una serie di interventi, anche di personaggi che hanno un forte seguito mediatico, dove inviano le persone ad effettuare screening, analisi di routine e di mantenere uno stile di vita sano. Per stile di vita sano si intende imitare l’uso di alcool, evitare il fumo, anche quello passavo e adeguarsi ai regimi di alimentazione corretta. E’ proprio questa la base del vivere bene e limitare i danni collaterali. Alimentarsi adeguatamente è il primo passo verso una vita più sana e più lontana da certe tipologie di malattie.

Tumore alla prostata: ecco i 5 cibi “scudo”

Esistono alcuni cibi che oltre a fare bene all’organismo per le loro proprietà, aiutano addirittura a limitare la possibilità di avere alcune tipologie tumorali. In questo caso stiamo parlando alla categoria maschile ed al fatto che molto uomini soprattutto dopo una certa età hanno fatto e fanno i conti con il tumore alla prostata. In alcuni alimenti come ad esempio il Tè verde, uva e melograno, pomodoro cotto e frutti rossi, sono presenti degli antiossidanti che aiutano in tal senso ed addirittura vengono concessi ai pazienti che già sono sottoposti a terapia. Questi infatti aiuterebbero a contrastare e bloccare la malattia.

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Alimenti specifici ed integratori specifici svolgono un ruolo fondamentale, ma esistono nella fattispecie cinque cibi che in modo particolare appostano dei benefici concreti ai malati di tumore alla prostata svolgono un’azione contrastante in termini di prevenzione. A sottolineare le proprietà di questi 5 cibi sono stati gli esperti della Società Italiana di Andrologia (SIA). Parliamo di cibi che presentano al loro interno delle sostanze ad azione antiossidante e antiproliferativa, come epigallocatechine, licopene, resveratrolo e di recente il pterostilbene, elementi che svolgono un ruolo fondamentale.26

succo melograno salute

36.000 nuovi casi all’anno di tumore alla prostata, questo è il dato fornito da Alessandro Palmieri, presidente SIA che sottolinea: “E’ fondamentale prendere coscienza di quelli che sono i principali fattori di rischio, come avere una storia familiare di tumore della prostata, l’età avanzata e gli stili di vita, come la dieta. E’ dimostrato che l’assunzione di eccessive quantità di alcool, grassi saturi, derivati del latte, possono avere un ruolo nella genesi di tale neoplasia, ma la ricerca ha sempre cercato di individuare farmaci o prodotti naturali in grado di prevenire l’insorgenza di tumore della prostata, se somministrati a individui a maggior rischio o a quei pazienti che presentavano già delle lesioni precancerose”.

uva segreti

Secondo uno studio clinico, spiegano gli esperti, effettuato su un gruppo di soggetti ad alto rischio di tumore alla prostata, si è notato che coloro che assumevano con regolarità il epigallocatechine, derivato dal tè verde, vedeva ridotto del 60% il rischio di ammalarsi rispetto a chi assumeva solo una sostanza placebo. “Il rischio può ridursi fin dell’80% con un’assunzione di queste sostanze per due anni consecutivi” – dichiara Davide Arcaniolo, membro della Commissione Scientifica della SIA.

frutto rosso benefici

Quasi 700mila partecipanti osservati nei quali è stato dimostrato un forte effetto protettivo del licopene superiore alla maggior parte degli altri composti, tranne per quanto riguarda il tè verde. così come il resveratrolo, contenuto soprattutto nell’uva, con la sua azione preventiva contro il tumore della prostata ma anche come supporto ai trattamenti anti-tumorali per l’altissimo potenziale antiossidante che agisce sia nello stato iniziale del cancro, attraverso fattori di blocco frenando la progressione del male.

 

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