Bonus idrico scadenza domanda 30 giugno, ecco cosa prevede e perché conviene farlo

Beatrice

Lifestyle

Si avvicina la scadenza per l’invio delle domande per ricevere il bonus idrico. Come mandare la richiesta e quali sono i requisiti

Per contrastare la crisi economica dovuta alla pandemia e alla difficile situazione internazionale il governo ha messo a disposizione dei cittadini diversi incentivi che possano alleviare il peso sulle tasche degli italiani e aiutare economicamente le famiglie che hanno più bisogno. Tra questi c’è sicuramente il bonus idrico, pensato per “favorire il risparmio di risorse idriche”

Bonus idrico scadenza domanda 30 giugno, ecco cosa prevede e perché conviene farlo 17052022

Il prossimo 30 Giugno scadrà il termine ultimo per presentare la richiesta per ottenere i benefici di questo sostegno. Chi è interessato avrà tempo sino alle 23.59 di quel giorno per presentare la sua domanda, che andrà inoltrata per via telematica nell’apposita piattaforma messa a punto dal governo. Si consiglia di inoltrare la domanda rapidamente in quanto il contributo verrà concesso solo sino ad esaurimento delle risorse stanziate, e potrebbe quindi essere scartato qualora la cifra sia stata già raggiunta.

Bonus idrico, in cosa consiste e quali sono le operazioni per il quale può essere richiesto

Bonus idrico scadenza domanda 30 giugno, ecco cosa prevede e perché conviene farlo

Possono richiedere il bonus coloro che hanno fatto interventi nella propria abitazione che hanno garantito un risparmio d’acqua nel periodo che va dal 1 gennaio al 31 Dicembre 2021. A questi verrà destinato un rimborso di 1.000 euro. A poterne beneficiare, come si legge sul sito del governo, sono i “maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari”

Rientrano nelle operazioni per le quali può essere richiesto il bonus “la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti, la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, inclusi  i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti”

Viene ricordato che il “bonus idrico è alternativo e non cumulabile, in relazione a medesime voci di spesa, con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni”

 

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