La pastiera Napoletana incredibile a sua leggenda, c’è chi non la conosce ancora

Francesca Guglielmino

Curiosità

Pasqua è alle porte la Pastiera Napoletana conquista la scena, un dolce tipico della tradizione culinaria campana dalla storia incredibile… leggendaria.

La Pastiera Napoletana rientra tra i dolci più amati della tradizione campana in vista, appunto, della festività e realizzata a base di farina, grano, uova e ricotta. Un dolce legato a numerose leggende che ne raccontano la nascita e che da sempre aleggiano attorno a questa.

In vista del nuovo weekend di festività ecco che a tenere banco nel mondo del web troviamo alcune delle storie più belle che narrano il modo in cui questa sia nata e come, nei secoli, abbia conquistato un ruolo da protagonista nelle tavole degli italiani.

Pastiera: la leggenda della sirena

Una delle storie più diffuse in tal senso è quella relativa alla leggenda della sirena Partenope, legata anche alla storia della nascita della città di Napoli. Questa, in particolar modo, avrebbe scelto il Golfo come sua dimora incantando gli abitanti del luogo con la sua voce melodica.

Gli abitanti della città, quindi, colpiti dalla sua voce e incantati da Partenope decisero di incaricare le fanciulle più belle dei villaggi vicini che portano con sé un dono per la sirena ovvero: farina, ricotta, uova, grano tenero, acqua di fiori d’arancio, specie e zucchero… doni che la sirena Partenope ha mischiato dando vita alla pastiera.

La ricetta nata presso un convento

Un’altra leggenda legata alla Pastiera Napoletana è quella riguardante la ricetta realizzata nel convento di San Gregorio Armeno, la cui strada che conduce alla location è la famosa ‘strada dei pastori del cuore’ del centro storico di Napoli.

La realizzazione del dolce e della ricetta come la conosciamo oggi è attribuita ad una suora che, durante le settimane di Pasqua, ha deciso di mettere insieme gli ingredienti sopracitati e le uova in onore alla festività e che ben presto divenne il simbolo di nascita e vita eterna dell’uomo attraverso la Morte e Resurrezione del figlio di Dio.

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