Pensioni 2023, finalmente un aumento consistente: ecco per chi

Francesca Guglielmino

Curiosità

Tutto pronto per la nuova riforma delle pensioni che arriverà nel 2023, il contribuente che desidererà fare accesso al proprio fondo pensionistico dovrà esser messo a conoscenza delle grandi novità.

Anche da questo punto di vista lo stato italiano ha messo in atto nuovi ed importanti passi avanti che hanno reso più snelle le pratiche di accesso alla pensione, così come dimostrato anche dall’arrivo della Quota 100 che ha messo numerosi contribuenti nella condizione di poter fare accesso al loro fondo pensionistico una volta maturati i requisiti necessari.

Recentemente, inoltre, è stata anche annunciata l’arrivo della nuova riforma per le pensioni che prenderà il via ufficialmente nel 2023. Ecco di cosa si tratta.

Riforma delle pensioni nel 2023

Ebbene sì, come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso degli ultimi anni sono aumentate le richieste da parte dei contribuenti di poter fare accesso al proprio fondo pensionistico una volta maturati i requisiti minimi e non solo. Tra le richieste viene annoverata anche la ‘necessità’ di apportare un adeguamento dell’assegno mensile al fine di garantire anche una migliore condizione di vita.

Infatti, la riforma delle pensioni attesa per il 2023 prevede un aumento considerevole della cifra mensile di ogni assegno tra i più alti fissati nella storia, il quale arriverebbe a circa il 6,8% per contribuente che potrebbe trovare sul proprio conto corrente circa 130 euro in più.

Cosa succederà da gennaio 2023?

L’arrivo del fatidico e atteso aumento non ha ancora una data specifica, ma potrebbe essere canalizzato già dal 2023 con il primo assegno previsto a inizio anno.

Una persona conta alcune banconote in una banca, Pisa, 15 maggio 2012. ANSA / FRANCO SILVI

Si tratta, quindi, di una manovra finalizzata a migliorare la vita del pensionato anche in vista di ciò che è successo nel 2022. Per maggiori informazioni e calcolo approssimativo dell’aumento che spetta al contribuente, è necessario rivolgersi agli sportelli Insp e patronati che potranno studiare nel dettaglio la vostra pratica e fornire uno specchio più ampio di ciò che succederà.

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