Pillola anticoncezionale e obesità, aumenta il rischio di diverse patologie, meglio sospenderla?

Francesca Guglielmino

Salute e Benessere

La pillola anticoncezionale deve essere assunta e prescritta dal proprio medico curante con moltissima cautele, soprattutto se la donna di riferimento soffre di obesità. In casi come questi l’anticoncezionale può rappresentare un vero e proprio problema per la salute. 

Nel corso dell’ultimo dell’ultimo ventennio è cresciuto considerevolmente il modo l’uso dell’anticoncezionale da parte delle donne che vogliono prendersi cura del proprio corpo a 360 gradi, così come manifestato dall’esigenza di evitare gravidanze indesiderate e non solo.

Pillola anticoncezionale obesità - NonSapeviChe

Eppure, si tratta di un farmaco che deve essere consigliato nella giusta somministrazione prevista dal medico, il quale a sua volta deve studiare molto bene il caso di riferimento della propria paziente, soprattutto nel momento cui si tratta di una donna “obesa”.

Pillola anticoncezionale e obesità: quali sono le conseguente?

Una domanda la cui risposta è davvero molto importante, dato che in caso di obesità la pillola anticoncezionale può rappresentare un vero e proprio pericolo per la salute della persona. Infatti, in casi come questo la donna può andare in contro a trombosi e anche a problemi cardiovascolari e non solo.

Negli anni sono stati riscontrate altre problematiche come diabete, dislipidemie e pressione arteriosa, problematiche che possono diventare più gravi se si uniscono ad altri fattori come nel caso dei ‘fumatori‘.  In casi clinici così delicati, dunque, la pillola può essere assunta ma solo es esclusivamente con tutte le dovute cautele del caso studiato dallo specialista di riferimento.

Le parole dell’esperto

A intervenire sull’uso della pillole anticoncezionale è stata la professoressa Rossella Nappi, responsabile dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo dell’Università di Pavia, attraverso il portale online della Fondazione Veronesi.

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La professoressa Nappi, quindi, al portale della Fondazione Veronesi: “Nella donna obesa è già da molti anni che cerchiamo di far capire che non è una buona idea usare gli estrogeni, soprattutto in presenza di altri fattori di rischio come fumo o età superiore ai 35 anni. Questo studio non fa altro che rinforzare un concetto già esistente: non dovremmo mai iniziare una contraccezione con estrogeni in una donna obesa come prima scelta. Sarebbe meglio preferire la pillola progestinica o mini-pillola, a base di solo progestinico”. 

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