Curiosità

La suite più areosa al mondo ha un costo di 300 euro circa a notte, te la posizionano dove vuoi

Vi piacerebbe poter effettuare un viaggio soggiornare in una suite ariosa e che può essere posizionata ovunque lo desideriate? Adesso è possibile e costa solo 300 euro a notte.

Nel momento in cui andiamo ad organizzare un viaggio la cosa che più preme e quella di prenotare la location perfetta, insieme all’hotel che ci ospiterà durante le nostre vacanze. Una ricetta che fonda le radici su diversi canoni ed esigenze varie ed eventuali, entro alle quali fa rientrare tutto ciò che desideriamo per effettuare alla meglio la vacanza che progettiamo tutto l’anno.

Sulla base di tale  motivazione, recentemente, un noto albergatore ha deciso di fare in modo che sia l’ospite a decidere dove soggiornare in modo letterale… trasportando nel luogo designato, qualsiasi esso sia, la camera prenotata.

Dove si trova la stanza più ariosa al mondo?

La stanza ariosa al mondo nasce dall’opera dell’artista Frank and Patrik Riklin in collaborazione con l’hotelier Daniel Charbonnier, i quali hanno anche il lanciarono con successo il “Null Stern Hotel – the only star is you, ovvero una stanza realizzata appositamente ovunque il cliente la desideri.

Facciamo riferimento ad una stanza senza pareti, come un vero e proprio bunker trasparente, e che può essere installato dove l’ospite lo desidera… letteralmente! Infatti, sono sempre più numerosi gli ospiti di tale struttura che richiedono l’installazione della propria camera in aperta natura, magari in montagna, ho in altre location suggestive.

Quanto costa realmente una prenotazione?

Secondo quanto reso noto dalla rivista elledecor.com, la struttura in questione viene prenotata con ampio anticipo dai clienti e costerebbe circa 325 franchi svizzeri a notte, ma la cosa è importante comunicare per tempo a proprietario dell’hotel dove si predilige che venga installata la propria camera.

L’idea del Null Stern Hotel – the only star is you, nasce dalla voglia di diventare più ecosostenibili e quindi più che realizzare delle nuove strutture alberghiere fare in modo che questa diventa mobile e venga installata dove realmente l’ospite la desideri. Infatti, a rompere il silenzio su questo punto di vista è stato proprio Daniel Charbonnier, attraverso la seguente dichiarazione: “La nuova versione della zero real estate suite offre uno spazio per riflettere sulla situazione sociale, economica o ambientale attuale e sulle incertezze. L’arte dà la libertà di trasgredire le norme e lo status quo. Mi ha permesso di superare i confini del mondo dell’ospitalità e dei suoi standard consolidati”.

Francesca Guglielmino

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