Corsa, perché dovremmo farla diverse volte. Cosa ci succede

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Salute e Benessere

Corsa, perché dovremmo farla diverse volte. Cosa ci succede. Cosa il nostro organismo riscontra quando pratichiamo la corsa in maniera regolare.

Esistono vari modi di sottoporre il nostro organismo all’allenamento fisico, ma qualunque esso sia, ognuno di essi ha un comune denominatore ed è quello della parola benessere. Generalmente allenarsi implica un beneficio generale al nostro corpo, ma dobbiamo comprendere quale dei modi è quello più adatto a noi.

Corsa, perché dovremmo farla diverse volte. Cosa ci succede

Per quanto riguarda la corsa, possiamo riscontrare due modi di correre. Ma come riconosciamo quale dei due modi è quello più adatto a noi? Non si deve riconoscere perchè risiedono tutti nello scopo.

Corsa, perché dovremmo farla diverse volte

Uno dei metodi che si riscontra nell’eseguire la corsa e quello di correre con uno scopo ed è il momento in cui il podista si prepara ad una gara eseguendo quindi un programma dettagliato che viene generalmente fornito da un personal trainer, da un coach. Si tratta di persone esperte che possono portare l’atleta a raggiungere i risultati prefissati e quindi trovano spazio anche nella motivazione e nella costruzione della stessa prestazione atletica. Un altro modo di correre e quello che non vide un motivo specifico e quando si corre senza motivo e difficile comprendere anche la giusta motivazione.

Inizialmente si vedono miglioramenti, ma la corsa resta un’attività anomala se viene fatta in maniera non coerente. Correre non è proprio una cosa naturale pertanto il nostro corpo si adatta ad uno stato di costrizione, allo sforzo e quindi anche la nostra mente si abitua ad accettare ciò che il corpo fino ad oggi non era abituato a sostenere.

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Quando ci si trova nella fase di “abituarsi“ è proprio quel momento in cui non bisogna demordere. Esiste uno stato dove il nostro corpo quasi non può farne più a meno ovvero quando la corsa non ci pesa più, ma anzi la circa per entrare in quello stato di grazia, ovvero momento virtuoso dove la mancanza di corsa potrebbe anche degli aspetti negativi non solo fisici ma anche mentali. Il ritmo della corsa ideale è quello di tre giorni settimanali intervallati chiaramente da un giorno di riposo.

La corsa anche personalizzata e quindi il proprio allenamento strutturato in base alle esigenze del nostro organismo. Ma anzi, si deve giungere in quello stato di grazia, ovvero nel momento virtuoso dove la mancanza di corsa potrebbe anche degli aspetti negativi non solo fisici ma anche mentali. Il ritmo della corsa ideale è quello di tre giorni settimanali intervallati chiaramente da un giorno di riposo e soprattutto quella personalizzata e quindi il proprio allenamento strutturato in base alle esigenze del nostro organismo.

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