Automobili, dal 14 luglio cambia tutto: occhi aperti

Beatrice

Lifestyle

Automobili, dal 14 luglio cambia tutto: occhi aperti. I governi chiamati a studiare la rivoluzione: il futuro è alle porte

Dal prossimo 14 Luglio la mobilità stradale è attesa da una vera rivoluzione. Entrerà infatti in vigore l’articolo 34-bis in merito al concetto di sistema di guida automatica, che andrà ad integrare la Convenzione di Vienna sulla circolazione, atto firmato nel 1968 che disciplina la circolazione stradale internazionale.

Non ci saranno più ostacoli per i sistemi di assistenza. Il conducente potrà lasciare il volante nelle condizioni e situazioni indicate a partire dagli Adas di livello tre. Nonostante secondo molti sia superflua la supervisione dei governi, la Convenzione stabilisce che dovranno essere le normative nazionali a fare uscire la guida automatica dall’attuale stato sperimentale.

La guida automatica è il futuro: cosa rappresenta la convenzione di Vienna e dove va il futuro

L’articolo 34-bis è stato sottoscritto anche dall’Unione Europea. La norma dovrebbe essere quindi immediatamente applicata. In realtà restano da chiarire ancora molti dettagli in merito alle modalità e regole di utilizzo degli Adas di livello tre. Questa tecnologia è in grado di guidare su strade di doppia carreggiata a velocità non superiore ai 60 km/H. Il conducente riprenderà il controllo in caso di allarme. Questa avanzatissima è già pronta per il commercio. Sono già disponibili anche i livelli quattro e cinque (una guida pienamente autonoma), ma a maggior ragione necessitano di maggiore lavoro e informazioni per uscire dalla fase sperimentale.

Il ministero delle infrastrutture aveva manifestato la volontà e la necessità di rivedere il Codice della strada in prospettiva della guida automatica. L’ultimo decreto infrastrutture non contiene però alcuna informazione in tal senso. Si attende di capire se i prossimi emendamenti andranno invece verso una nuova direzione.

Sono molti a pensare che l’intervento governativo non possa sbloccare più di tanto la questione. E’ opinione comune infatti che la guida automatica debba necessariamente passare per una riorganizzazione delle infrastrutture e delle strade di ciascun paese. Ha infatti bisogno di “smart road”, di strade intelligenti che possano rendere possibile una guida automatica sicura e che seguano standard precisi. La modifica della Convenzione di Vienna può comunque essere utile per portare all’attenzione generale un tema ormai sempre più alle porte che deve necessariamente essere valutato e studiato con cautela per arrivare preparati quando l’inevitabile progresso busserà alle nostre porte. Il futuro è adesso.

 

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