Giugno arriva un altra grossa tassa pesate da pagare, di quale si tratta

Francesca Guglielmino

Curiosità

Pronto nuovo giro di boa per il pagamento delle tasse per gli italiani, giugno farà da palcoscenico alla prima rata di una tassa che spaventa un po’ tutti i cittadini della nazione.

L’arrivo della primavera fa da scenario ai conti da presentare da parte dei contribuenti allo stato in attesa degli eventuali conteggi per le tasse da pagare nei mesi successivi. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo, non a caso, è rappresentato dalla dichiarazione dei redditi e che inevitabilmente fa da traino ad altre tasse, diventando il perno necessario per essere messi a conoscenza delle percentuali da pagare per eventuali tasse.

Il mese di giugno, ad esempio, è dedicato al pagamento della prima rata di una maxi-tassa di anno in anno mette pressione agli italiani: facciamo riferimento alla fatica Imu.

La prima rata di una grossa tassa da pagare a giugno

Ebbene sì, è ufficialmente cominciata la calendarizzazione dei pagamenti per le tasse previsti per gli italiani in relazione alla dichiarazione dei redditi e non solo. Durante i prossimi giorni gli italiani sono chiamati a gran voce al pagamento della prima rata dell’Imu, meglio conosciuta come la tassa sulla casa è annoverata anche tra le più care da pagare per i contribuenti italiani.

I destinatari al pagamento dell’Imu sono circa 25 milioni di cittadini che dal 16 giugno 2022 saranno chiamati a saldare i propri conti col Fisco per le case di loro proprietà, terreni agricoli, aree edificabili e anche altro genere di immobili. Secondo una prima stima iniziale lo Stato italiano dovrebbe incassare circa 9,5 miliardi di euro che entro un anno dovrebbe duplicarsi e arrivare a circa 19,6 miliardi di euro.

Quanto dovranno pagare gli italiani a giugno?

Come è ben noto, l’Imu viene calcolata applicando sul bene immobile un valore secondo i criteri previsti dalla legge, la quale si applica alla seconda casa e che cambia principalmente a seconda di dove la casa si trovi. Percentuali diverse sono previste invece nel caso di cantine, garage/posti auto e tettoie.

Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato da alcune città come Roma, Milano e Torino dove i proprietari di beni immobili arrivano a spendere per la proprietà anche 2.000 euro complessivi annui, costi che sono destinati a scendere a seconda del luogo di riferimento. Per capire meglio quanto detto, possiamo prendere in riferimento città come Catanzaro e Crotone dove il pagamento dell’Imu si aggira intorno ai 659 euro l’anno. Nel caso in cui abbiate bisogno di maggiori delucidazioni sul pagamento della tassa in questione è sempre il caso di far riferimento ad un patronato caf che attenzionerà la vostra domanda e vostro caso di riferimento.

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