Congedo mestruale ecco cosa prevede la nuova legge e dove

Italia Murolo

Salute e Benessere

Il governo approva una nuova proposta di legge, buone notizie per tutte le donne, é in arrivo il congedo metruale, ecco dove e cosa prevede.

È privisto un nuovo disegno di legge per il congedo mestruale, dopo tanto parlare, il Parlamento sarà sottoposto al voto. Ma cosa prevede questa nuova legge e dove si discuterà di essa? Ad ogni modo é una buona notizia per tutte le donne che soffrono di di dolori eccessivi durante il periodo mestruale.

congedo mestruale

Ci sono ottime probabilità che la Spagna diventi il primo paese in Europa ad approvare il congedo mestruale, pensato per andare incontro a tutte le donne (e i trans) che ogni mese sono costrette a subire un evento che per quanto naturale é anche fastidioso e talvolta molto doloroso.

Di cosa si tratta la domanda di legge

La stampa spagnola parla di una legge stipulata insieme ai movimenti femministi, per salvaguardare le esigenze delle donne, ovvero la nostra salute riproduttiva. Parla di una serie di iniziative a favore di tutte quelle donne che ogni mese hanno un ciclo mestruale particolarmente fastidioso, concedendo eventuali ore di permesso dal lavoro ogni mese. Ovviamente questo permesso sarà riconosciuto solo dopo aver presentato regolare certificazione medica.

marcia per i diritti delle donne

Si parla di un congedo mestruale senza limiti che ovviamente graverà a spese dello Stato. La stima fatta infatti prevede dei costi pari a 23,8 milioni di euro all’anno circa, totalmente destinati a carico dallo Stato.

Quali altre richieste ci sono in ballo

Il primo ministro Pedro Sánchez, parla inoltre di un ampiamento sui diritti sessuali e mestruali delle donne. Uno degli argomenti in questione riguarda anche l’aborto. È stato proposto infatti di facilitare l’IVG e cioé l’interruzione volontaria di gravidanza per evitare che si pratichino aborti nel privato. Inoltre é stata richiesta l’eliminazione del permesso da parte dei genitori o tutori in caso di aborto a partire dai 16 anni e ancora la rimozioni dei tre giorni di riflessioni prima di provocare l’interruzione della gravidanza.

Il ministro continua dicendo che tutto questo dovrà essere sempre a tutela dei diritti riproduttivi salvaguardando la salute fisica di ogni donna e continua dicendo che le donne dovrebbero poter decidere della propria vita liberamente. Si attende quindi l’esito sul voto al Parlamento.

 

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