Fino a 10.000 di contributo per aiutare i commercianti, vediamo quale la categoria che può beneficiare

Francesca Guglielmino

Curiosità

Gli ultimi due anni sono stati davvero difficili da vivere per numerosi commercianti italiani, motivo per cui è stato stabilito per loro un nuovo contributo a fondo perduto 10.000 euro.

Impossibile negare come gli ultimi anni siano stati davvero difficili da vivere per numerosi commercianti e imprenditori italiani, chi versava in brutte acque già prima dell’arrivo della pandemia da Covid-19 è stato costretto a chiudere definitivamente la propria attività già durante il lockdown, nel frattempo tanti altri hanno visto pian piano arrivare numerose problematiche da fronteggiare.

Bonus 10000 per commercianti - NonSapeviChe

I dati negativi registrati recentemente hanno fatto sì che la squadra di Governo istituisse un nuovo contributo a fondo perduto fino a 10.000 euro previsto solo ed esclusivamente per alcune categorie di imprenditori in presenza di determinati contesti e situazioni.

Nuovo contributo a fondo perduto

Secondo quanto reso noto da numerosi organi di stampa, entra in attivo il Decreto Legge Sostegni Bis n 73 del 2021 per il quale è stata deliberata la presentazione delle documentazione per l’accesso al fondo perduto dal 3 maggio 2022 con scadenza prevista entro il 20 giugno 2022.

Il contributo a cui facciamo riferimento è previsto per la ‘ristorazione collettiva’ e i requisiti per farvi accesso sono i seguenti:

– svolgere un’attività individuata dal codice Ateco 56.29.10 (“Mense”) o 56.29.20 (“Catering continuativo su base contrattuale”);
– aver subito nel 2020 una riduzione dei ricavi non inferiore al 15% rispetto al 2019;
– risultare regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza;
– avere sede legale o operativa ubicata sul territorio nazionale;
– presentare un ammontare dei ricavi nell’anno 2019 generato per almeno il 50% dai corrispettivi per i contratti di ristorazione collettiva.

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L’assegnazione del contributo e determinata dal calo registrato già nel 2019, così come previsto dalla norma a seconda di un attento esame realizzato su imponibili delle fatture emesse dei corrispettivi certificati dei periodi in infrannuali di riferimento. In tal senso gli esempi di ripartimento della cifra in questione avviene nelle seguenti modalità:

– 60%, per i soggetti con ricavi 2019 non superiori a 400mila euro;
50%, per i soggetti con ricavi 2019 superiori a euro 400mila euro e fino a euro 1 milione di euro;
– 40%, per i soggetti con ricavi 2019 superiori a euro 1 milione di euro e fino a euro 2 milioni di euro.

Come accedere al fondo del Decreto Sostegni Bis?

L’accesso al Decreto Sostegni Bis, dunque, è possibile attraverso la presentazione della documentazione presso gli sportelli dell’Agenzia dell’Entrate o portale web di riferimento. In tal senso, è possibile chiedere aiuto anche agli sbrigo pratiche e commercialisti.

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Le modalità previste per coloro che sono in possesso nei requisiti necessari, insieme all’assenza di cause di esclusione o ostative, sono le seguenti:

– il numero di lavoratori dipendenti alla data del 31 dicembre 2019 necessario ai fini della ripartizione delle risorse finanziarie stanziate;
– rispetto delle condizioni e dei limiti della sezione 3.1 del Temporary Framework (Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” e successive modificazioni).

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