La birra da sempre è al centro di numerosi dibattiti che riguardano i benefici che questa può portare alla salute ho le varie problematiche che dalla possono scaturire… ma finalmente ecco che arriva la verità che attesta realmente come la birra faccia bene alla nostra salute.
L’eccesso delle bevande alcoliche come ben risaputo crea delle problematiche al nostro organismo non indifferenti, insieme ad una reale dipendenza che può scaturire anche in patologie che richiedono poi un concreto intervento da parte della medicina. Saper calibrare bene il bere alcolici senza cadere in eccesso può avere dei vantaggi positivi anche da un punto di vista salutare.
Ad esempio, è giunto il momento di rompere il silenzio da parte anche della scienza che rivela quali sono i benefici che la birra può avere nei confronti del nostro organismo.
Quali sono i benefici della birra?
Bianca, rossa, bionda, doppio malto, nera, ecc… sono numerose le birre che possono essere disgustate in ogni parte del mondo e che da sempre riescono a conquistare gli amanti di questa bevanda alcolica o chi magari, soprattutto durante la stagione estiva, si concede un sorso della bevanda alcolica ritenuta tra le più dissetanti. Il grande amore che le persone nutrono per la birra ha indotto anche le aziende produttrici al realizzarle nelle varianti analcoliche e senza glutine.
Oggi però nel mirino dell’attenzione dei media troviamo quelli che sono i benefici che vanno in contrasto su tutti i pregiudizi che nel corso degli anni sono stati diffusi sulla birra, i quali hanno un ruolo molto importante anche nel nostro organismo.
Bere birra in modo corretto evitando gli eccessi, dunque, può aiutare a preservare il colesterolo buono e quindi prevenire le malattie cardiovascolari e non solo, dato che questa può fluidificare anche il sangue e quindi in tal senso aiutarci nella prevenzione di ictus e coaguli. La birra, inoltre, aiuta a a proteggere le proprie ossa e preservare dall’invecchiamento precoce ma, rullo di tamburi, aiuta anche le donne contro i dolori mestruali.
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A cosa aiuta la birra?
Ad esprimersi in tal senso e stata anche la dottoressa Adriana Albini, responsabile del Laboratorio di Biologia Vascolare e Angiogenesi dell’IRCCS MultiMedica.
La dottoressa, commentando la ricerca pubblicata dalla rivista Scientifica internazionale “Oncotarget” ha fatto anche riferimento al modo in cui lo Xantumolo presente nella birra riesca a regolare il sensore ancestrale di energia e dell’appetito (AMPK).
La dottoressa Albini, dunque, ha spiegato: “Negli ingredienti fondamentali della birra, insieme ad acqua, malto e lievito, c’è il luppolo, ricco di un particolare ‘flavonoide’: lo Xantumolo, in grado di interferire con le cellule endoteliali inibendo l’angiogenesi (lo sviluppo anomalo dei vasi sanguigni), uno dei fenomeni che spesso si verificano durante le fasi acute nei pazienti leucemici. Ma non solo, lo Xantumolo sarebbe in grado di inibire anche la proliferazione e la vitalità delle cellule tumorali”.
