Naspi, siete ancora in tempo: dal 1° gennaio 2022 cambiano le regole

Simona

Famiglia

La Naspi, o contributo di disoccupazione, è uno dei sussidi più importanti in Italia: attenzione, dal 1° gennaio 2022 cambiano le regole e i requisiti. Ecco tutte le informazioni. 

Disoccupazione

In Italia, la Naspi è un contributo economico che viene fornito agli ex lavoratori in caso di licenziamento. Essa è fondamentale per alcune famiglie che, improvvisamente, si ritrovano senza sostentamento: permette loro di continuare ad avere una vita dignitosa in attesa di un nuovo impiego.

A partire dal 1° gennaio 2022 verranno introdotte alcune nuove regole che ne cambieranno le modalità di richiesta. Alcuni requisiti saranno rimossi, per dare accesso a una fetta più larga di ex lavoratori, altri, invece, verranno introdotti.

Ecco di che si tratta e quali sono i requisiti per accedervi.

Naspi, cambiano i requisiti: dal 1° gennaio le nuove regole

Disoccupazione

Le regole e i requisiti d’accesso alla Naspi, il contributo per la disoccupazione, sono state riviste in luce dell’emergenza sanitaria. Esse, infatti, entreranno in vigore a partire dall’inizio del nuovo anno ossia dal 1° gennaio 2022. 


LEGGI ANCHE: Bonus fino a 1740 euro per le mamme disoccupate!


Tale indennità fu introdotta a partire dal 1° maggio 2015 con il Jobs Act: l’acronimo, infatti, vuol dire proprio “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego”.

Possono accedervi, in particolare, tutti i lavoratori che hanno perso il lavoro involontariamente compresi gli apprendisti e i lavoratori a tempo determinato. Sono esclusi, tuttavia:

  • I lavoratori a tempo indeterminato della pubblica amministrazione;
  • Gli operai agricoli sia a tempo determinato che indeterminato. 

Ecco cosa cambia a partire dal nuovo anno.

Le novità introdotte

La nuova Legge di Bilancio prevista per l’anno 2022 porterà alcune modificazioni nella richiesta della Naspi. In particolare, verrà rimosso il vincolo dei 30 giorni di lavoro per la richiesta. Per accedervi, dunque, basteranno sllo la perdita involontaria del lavoro e aver maturato 13 settimane contributive nel corso degli ultimi 4 anni. 


LEGGI ANCHE: Assegno di ricollocazione, come si ottiene: quello che ancora non sai


Le ultime novità, infine, riguarderanno anche il calcolo dell’importo che spetta ad ogni beneficiario. In questo caso verrà ripristinato il sistema di riduzione progressivo della somma anche se con un’importante rimodulazione. 

A partire dal terzo mese di fruizione l’importo verrà ridotto del 3% al mese; per i beneficiari di età superiore ai 55 anni, invece, tale riduzione avverrà a partire dall’ottavo mese.

Disoccupazione

 

Impostazioni privacy