Il meteo influisce sui dolori articolari? Ecco le risposte

Piera Feduzi

Salute e Benessere

Capita spesso che, quando cambia il clima, da secco diventa umido e si abbassano le temperature, risentiamo di alcuni dolori articolari e di fratture o lesioni del passato ormai guarite. Il meteo influisce davvero sul nostro stato di salute?

meteo
Pioggia

Quando cambia il tempo, capita spesso che risentiamo di alcuni dolori cronici o di lesioni del passato, anche se ormai guarite. Questo fenomeno, che lega il nostro stato di salute con le condizioni meteo, si chiama meteoropatia e avviene specialmente quando da un clima secco si passa a una stagione più umida.

Dunque, quello che accade è che si acutizzino certi dolori soprattutto in alcune zone del corpo più vulnerabili come il tratto cervicale oppure la schiena, ma anche parti in cui abbiamo subito interventi chirurgici o altri disturbi come ernie o lesioni varie, nonché patologie infiammatorie croniche come artrite, emicrania, fibromialgia o neuropatiaQuesti peggioramenti delle condizioni fisiche sono stati riscontrati specialmente nelle stagioni più fredde e ventose, quando le temperature scendono e il clima è piuttosto umido. Ma sarà un caso oppure vi è un fondamento scientifico come spiegazione?LEGGI ANCHE >>> Freddo in arrivo: ecco come difendersi dagli sbalzi di temperatura

Il meteo e i dolori articolari, la ricerca

dolori per il meteo
Dolori articolari

Dalle ultime ricerche sembra che esista una correlazione tra il meteo e l’avanzamento dei dolori cronici. Secondo quella condotta da un gruppo di studiosi dell’Università di Manchester, denominata “Cloudy with a chance of pain“, la metereopatia avrebbe un fondamento scientifico. Lo studio ha preso in esame circa 13mila cittadini inglesi del Regno Unito con un dolore cronico, in particolare persone affette da artrite, per un periodo di 14 mesi.

Al termine del periodo di analisi, dai dati raccolti è emerso che il meteo condizionava seriamente la percezione del dolore dei pazienti per determinate patologie. Nello specifico, a influire erano l’alta percentuale di umidità, le condizioni di bassa pressione atmosferica e il tempo molto ventilato. I risultati hanno evidenziato come l’acutizzarsi del malessere aumentasse di circa il 20% in caso di cambiamenti climatici.

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