Cartella clinica: come e quando richiederla e perché

Valentina

Salute e Benessere

Ecco come richiedere la nostra cartella clinica o quella di un parente stretto. Tutti di diritti che ha un paziente.

La cartella clinica contiene tutte le informazione di un paziente che è stato ricoverato in ospedale, in clinica e così via. Ci sono tutte le analisi, le diagnosi, i dati di eventuali interventi, il decorso della degenza, le terapie farmacologiche somministrate e tutte le informazioni su quello che è avvenuto in generale. Inoltre sono presenti anche le liberatorie che il paziente ha firmato prima di sottoporsi o meno ad una procedura invasiva.

Si tratta di informazioni molto importanti ed è bene che il paziente ne sia a conoscenza. Bisogna richiederla alla fine del ricovero ed in molti casi la si ha solo dopo aver pagato un ticket.

Cartella clinica: i diritti del paziente ed i doveri dell’ospedale

Paziente dimesso diritti

Il paziente ha il diritto di chiedere e ricevere la sua cartella clinica in qualsiasi momento durante la degenza. Stesso diritto lo ha anche il medico curante che vuole consultare la cartella a seguito della richiesta del suo paziente.


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Diverso è il caso quando il paziente è stato dimesso. All’uscita non viene consegnata la cartella clinica, ma deve essere richiesta. L’azienda ospedaliera ha 30 giorni per consegnarla anche se ci sarà da pagare una quota. Cifra che non potrà essere detraibile perchè non considerata una spesa medica.


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Nel caso in cui il paziente sia un minore, una persona inabile o interdetta, chi ne ha la tutela giuridica può fare richiesta.

Ricordiamo che la cartella clinica è un atto ufficiale, non deve essere persa, consegnata a persone estranee e la struttura si deve impegnare a conservarla per un tempo illimitato. Discorso diverso per le radiografie che non sono considerati atti ufficiali e vanno conservato per 20 anni. Quest’obbligo vale sia per le aziende pubbliche e sia per le case di cura private e se una struttura si dovesse rifiutare di rilasciarla può essere denunciata al giudice.

Paziente dimesso diritti

 

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