Allergie a farmaci e vaccini: cosa bisogna sapere

Valeria B

Salute e Benessere

Allergie a farmaci e vaccini: cosa bisogna sapere. Le informazioni utili.

Prima di addentrarci nel tema complesso delle allergie a farmaci e vaccini, precisiamo che quelle che stiamo per darvi sono delle informazioni di carattere generale e con scopo divulgativo che non hanno nulla a che vedere con consigli di natura medica e nemmeno pretendono di esaurire l’argomento.

Si tratta di indicazioni di massima che rappresentano una sintesi delle valutazioni più comuni tra gli esperti e che servono per avere un orientamento su temi di grande attualità e che interessano tutti.

Per conoscere meglio il complesso tema delle allergie ai farmaci e ai vaccini occorre consultare le pubblicazioni scientifiche sulla materia e in caso di dubbi o problemi sul proprio stato di salute consultare il proprio medico di famiglia o uno specialista.

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Allergie a farmaci e vaccini: le informazioni utili

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Il tema delle allergie a farmaci e vaccini è diventato di grande attualità in questo periodo, con l’avvio della campagna vaccinale di massa contro il coronavirus Sars-CoV-2. Anche se nei Paesi più poveri le vaccinazioni non sono ancora partite e in altri a medio-basso reddito procedono a rilento, mai nella storia dell’umanità così tante persone nel mondo erano state vaccinate tutte insieme (le precedenti vaccinazioni di massa contro vaiolo e polio si sono sviluppate in tempi diversi).

In questo scenario e soprattutto con vaccini di nuova generazione, è normale avere dubbi e apprensioni. La domanda che si pongono molti è quanto siano sicuri i vaccini che vengono somministrati in questo momento e quali reazioni allergiche provochino.

Il vaccino è un preparato biologico, non un vero e proprio farmaco, che viene prodotto allo scopo di indurre il sistema immunitario a produrre anticorpi per proteggere l’organismo da agenti patogeni che possono provocare una malattia.

Tra tutti i farmaci e presidi sanitari, i vaccini sono i più sicuri. Le reazioni avverse gravi sono rare, mentre il rischio di reazioni allergiche è basso. Tra gli effetti collaterali più comuni ci sono dolore nel punto di somministrazione, febbre, mal di testa, spossatezza e altri disturbi che si risolvono nel giro di poche ore. In ogni caso vanno segnalati al proprio medico o al sistema di farmacovigilanza.

Le persone che già soffrono di allergie faranno il vaccino a seconda del loro stato di salute. In caso di allergie gravi, il vaccino potrebbe essere sconsigliato oppure somministrato in ospedale sotto stretto controllo medico per fare fronte ad eventuali reazioni gravi.

Per informazioni su vaccini e reazioni consultate il sito web dell’AIFA: www.aifa.gov.it/web/guest/domande-e-risposte-su-vaccini-covid-19

Reazioni allergiche

Sono molto più frequenti, invece, le reazioni allergiche ai farmaci di uso comune. Queste reazioni possono dipendere o da un uso eccessivo e prolungato del farmaco o da una particolare sensibilità della persona.

I farmaci che danno più reazioni allergiche sono gli antibiotici, gli antiepilettici, alcuni antinfiammatori non steroidei (FANS)

Le reazioni allergiche più diffuse sono: arrossamenti cutanei, orticaria, problemi respiratori, nei casi più gravi fino alle crisi di asma, calo di pressione, nausea, vomito e dolori addominali. La reazione allergica più grave è lo shock anafilattico.

Queste reazioni possono dipendere da un uso troppo prolungato dei farmaci o da una predisposizione genetica. In caso di loro manifestazione è consigliabile consultare subito il medico. Per quelle più gravi, invece, bisogna andare al pronto soccorso.

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