Tumore cure: un cerotto hi tech per monitorare e accelerare la ricerca

Sabrina

Influencer - Esperti

Le cure contro il tumore sono in continua evoluzione: un cerotto hi tech è in grado di monitorare e accelerare la ricerca.

Ogni giorno, i ricercatori di tutto il mondo sono impegnati nella ricerca di terapie nuove per combattere il tumore. A tal proposito, un team di esperti della Stanford University ha raggiunto un risultato molto importante, pubblicato sulla rivista Science Advance. Questo riguarderebbe un cerotto hi tech in grado di monitorare e accelerare la ricerca.

Tumore cure: un cerotto hi tech per monitorare e accelerare la ricerca

Può essere utile approfondire le informazioni in merito a questa nuova tipologia di trattamento contro i tumori. Ecco in cosa consiste e in che modo rivoluzionerà le cure.

Tumore cure: lo studio che cambia tutto

Tumore cure: un cerotto hi tech per monitorare e accelerare la ricerca

Il cerotto hi tech in questione sarebbe in grado di monitorare e dunque valutare l’efficacia delle cure contro il tumore in tempo reale. In poche parole, esso consentirà di velocizzare il processo di ricerca di nuove cure riuscendo a carpire la capacità o meno di una molecola ad agire sul tumore stesso. Va detto che, al momento, si tratta di un modello sperimentato sugli animali e che dunque ancora non è stato testato sull’uomo.

Ad ogni modo, stando a quanto dichiarato dai ricercatori gli esami radiologici danno la possibilità di fotografare la situazione clinica, tuttavia, non forniscono un monitoraggio in tempo reale. Proprio per questo, gli hanno deciso di mettere a punto un sistema grazie al quale monitorare in maniera accurata lo stato della malattia del paziente, ricorrendo ad un cerotto flessibile.

Questa tecnologia prende il nome di FAST e presenta il vantaggio di poter controllare in maniera costante il tumore. Ciò accade grazie alla connessione con un software che procede all’invio di dati durante l’esperimento in maniera continua. Senza contare poi che, essendo il cerotto particolarmente flessibile, si può ottenere un monitoraggio della malattia in 3D. Infine, un altro vantaggio non poco conto è che si tratta di una tecnologia che non presenta costi esorbitanti dal momento che si attestano sui 60 dollari ad esperimento. 

Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che si tratta di un sistema estremamente vantaggioso che risponde all’esigenza di accorciare i tempi necessari per mettere appunto terapie antitumorali efficaci.

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