Colite che non ti abbandona, dimentica questa frutta

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Colite che non ti abbandona, dimentica questa frutta e i dolori addominali, crampi e fastidiosa aerofagia scomparirà se mantieni un’alimentazione corretta.

Chi soffre di colite o sindrome del colon irritabile purtroppo vive una vita con notevoli privazioni alimentari e purtroppo molti cibi non sono comprendibili per chi soffre di questo disturbo. Infatti tante volte ci troviamo di fronte a cibi che notoriamente sono innocui e leggerei da digerire, ma per chi è affetto da colite, sono vero e proprio veleno. Frutta e verdura sono una di queste categorie che può irritare il colon soprattutto se parliamo di alcune specie di verdure o frutti. Il confronto con un esperto diviene fondamentale per avere uno stile di via tale da non compromettere le nostre abitudini quotidiane, perchè in fase acuta, il dolore compromette veramente le più semplici azioni.

Colite che non ti abbandona, dimentica questa frutta

Ad intervenire sulla questione è stato il dr. Fabio Mariniello, biologo nutrizionista,  che ha spiegato di cosa si tratta innanzitutto questa patologia. “La Sindrome del colon irritabile (IBS) è un disordine funzionale dell’apparato gastrointestinale caratterizzato da dolore addominale e problemi nella defecazione. Le pareti del colon sono più “sensibili” della norma, si infiammano e danno origini a dolori e fastidi vari. E’ un disturbo molto diffuso che colpisce, con gradi diversi di gravità circa il 20%-40% della popolazione italiana con una netta prevalenza delle donne. Si manifesta con un ampio spettro di sintomi: alterazione del transito intestinale in ambo i sensi (spesso con manifestazioni alterne), gonfiore addominale, crampi, meteorismo, incontinenza”.

Colite che non ti abbandona, dimentica questa frutta

Le cause? Non sono ancora ben chiare, in alcuni casi sarebbero riconducibili allo stress, una pregressa infezione gastrointestinale, un’irritazione della mucosa intestinale o della popolazione batterica che naturalmente abita l’intestino, eventuali intolleranze alimentari. Mariniello continua: “E’ possibile tenere sotto controllo la patologia con la dieto-terapia. Il programma più suggerito, in questi casi, è un’alimentazione a basso contenuto di FODMAP. L’acronimo indica una serie di molecole che sarebbe meglio ridurre e/o eliminare per qualche tempo, contenendo i fenomeni fermentativi enterici. Già nelle prime due settimane i pazienti potranno beneficiare di una drastica attenuazione dei sintomi. Questo modello, ufficialmente riconosciuto da una quindicina di anni, richiede però dei sacrifici momentanei. A parità di calorie ingerite, molti alimenti reputati sani andranno, infatti, limitati. Tra questi, anche frutta e verdura, ma va anche altre classi di alimenti”.

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“Nel caso della frutta estiva – continua Mariniello – la causa scatenante i sintomi sono fruttosio e fruttani, carboidrati presenti in questi alimenti in grandi quantità. Ma prima di stilare una lista dei frutti estivi da evitare e non, è doveroso fare alcune premesse: ogni paziente è un caso unico e a sé. Alcuni tollereranno bene anche frutti tendenzialmente sconsigliati, altri non riusciranno proprio a mangiarli senza sentirsi male. Prima di modificare la dieta bisogna, dunque, capire quanto è grave lo stato infiammatorio dell’intestino e se eventualmente stiamo già seguendo un protocollo nutrizionale. In quel caso, siamo in fase di eliminazione, di reintroduzione o di mantenimento? Questo può cambiare tutto, perché oltre all’unicità del paziente, le variabili in gioco sono legate alla singola fase della dieta.

Teniamo anche conto che il problema spesso è quantitativo, piuttosto che selettivo. La porzione di frutta canonicamente considerata corretta per una persona può innescare i sintomi, ma riducendola, potrei stare benissimo. Si lavora quindi sulle quantità, sperimentando giorno dopo giorno. I frutti consigliati sono agrumi come le arance, ma anche frutti di bosco come mirtilli, fragole e lamponi possono essere mangiati in piccole dosi, riempiendo di gusto i vostri spuntini. Se vi piace il gusto esotico, porzioni ridotte di papaya, dragon fruit ed ananas andranno benissimo. Con estrema attenzione potrete anche mangiare qualche grappolo di uva ed una fettina di cantalupo”.

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