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Perché non dovresti buttar via i semi dell’anguria

Le persone che buttano vi i semi dell’anguria commettono un grave errore. Scopriamo insieme perchè al contrario bisogna conservarli.

L’anguria è sicuramente uno dei frutti più consumati durante l’estate per via del fatto che essendo ricca di acqua dona un grande senso di freschezza e di benessere. Mediante il suo consumo infatti è possibile mantenere l’organismo correttamente idratato soprattutto in estate, quando cioè si è soliti sudare di più.

Al di là delle ben note proprietà dell’anguria, però, in molti sono soliti buttare via i semi del frutto senza essere a conoscenza del fatto che in realtà andrebbero conservati. Scopriamo insieme quello che ancora non sapete su questi veri e propri alleati della salute.

Semi dell’anguria: ecco perchè vanno conservati

Anche se la maggior parte delle persone ritiene che i semi dell’anguria non siano commestibili, in realtà possono essere mangiati e per di più sono ricchi di proprietà nutritive. In poche parole, i semi del cocomero sono estremamente benefici per la nostra salute e non vanno assolutamente scartati.

Tanto per cominciare sono ricchi di sali minerali molto importanti per l’organismo come, ad esempio, magnesio, zinco, fosforo, rame e potassio. Non solo, sono in grado di fornire anche un buon apporto di vitamine e in particolare quelle del gruppo B e di vitamina C. Non tutti sanno poi che i semi in questione sono ricchi di fibre e questo li rende particolarmente indicati nelle persone che soffrono di stitichezza. Consumando questi veri e propri elisir della salute, infatti, si riuscirà a regolarizzare il transito intestinale e dunque a migliorare efficacemente il proprio disturbo.

Senza contare poi che sono anche ricchi di proteine e questo li rende ideali nelle persone che soffrono di diabete. Dato che per 100 grammi di prodotto è possibile beneficiare di 35 grammi di proteine, infatti, è possibile ridurre la glicemia e dunque fenomeni di insulino resistenza. Infine, i semi dell’anguria sono una ricca fonte di grassi polinsaturi. Quest’ultimi in particolare sono in grado di tenere sotto controllo i valori di colesterolo riducendo, di conseguenza, il rischio di soffrire di patologie cardiovascolari. Oltre a ciò, sono particolarmente indicati nei pazienti affetti da patologie autoimmuni, allergie o asma.

Sabrina

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