Compagno o marito o un famigliare che ha debiti, anche tu a tua volta diventi debitrice

Sabrina

Famiglia

Si può diventare debitrice nel caso in un marito o comunque un familiare abbia dei debiti. Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Molte persone sono all’oscuro del fatto che si può divenire debitori nel caso in un compagno, un marito o anche un familiare presenti dei debiti. Questo accade in determinati casi previsti dalla legge.

Compagno o marito o un famigliare che ha debiti, anche tu a tua volta diventi debitrice

Scopriamo insieme quali sono questi casi e dunque cosa bisogna sapere per evitare problemi di natura economica.

Debiti del compagno, del marito o del compagno: ecco perchè devi stare attenta

La prima cosa che bisogna sapere è che essere in possesso di oggetti di valore che si trovano all’interno di un appartamento con cui si convive con il proprio compagno o familiare può essere particolarmente pericoloso. In questo caso, infatti, gli oggetti anche se di proprietà dell’altro potranno essere tranquillamente pignorati. Ciò accade peraltro i beni che si trovano dentro l’appartamento si presumono di proprietà di chi vi vive all’interno, ossia del debitore. Ma procediamo con ordine e cerchiamo di capire cosa rischia chi vive con una persona con debiti.

Ad esempio, una madre che vive insieme al figlio se quest’ultimo contrae dei debiti può incorrere in problemi piuttosto serie. Questo perchè l‘ufficiale giudiziario è tenuto a pignorare tutti gli oggetti di valore presenti all’interno dell’abitazione anche se di proprietà della donna. Ciò avviene peraltro soprattutto quando non ci sono documenti che attestino che i detti beni siano realmente di proprietà della madre e non del figlio. Ciò ovviamente vale anche nel caso di marito e moglie così come in tutti gli altri casi in cui si conviva con un soggetto che ha debiti.

Ad ogni modo, per evitare che si proceda al pignoramento dei beni come accennato poc’anzi è indispensabile essere in possesso di un documento che sia in grado di dimostrare di esserne proprietario, esibendolo allo stesso ufficiale giudiziario chiamato ad eseguire il pignoramento. Quest’ultimo, peraltro, può anche decidere di non considerare valido il predetto documento e in questo caso è possibile rivendicare la proprietà del relativo bene intentando una causa in tribunale e dunque opponendosi alla sua decisione.

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