Tumore al seno: finalmente scoperto un esame all’avanguardia che facilita le cure

Francesca Guglielmino

Salute e Benessere

Importante notizia per tutte le donne e non solo, recentemente è stata messa in atto una nuova scoperta scientifica in relazione alla cura del tumore al seno. Ecco di cosa si tratta.

Il tumore al seno ancora oggi un tipo di problematica in grado di mettere in ginocchio un gran numero di donne in tutto il mondo, la cui pericolosità vai a seconda dello stadio di cancro che viene riscontrato. Ancora oggi questa malattia è considerata una delle prime cause di mortalità nelle donne, nonostante nel corso degli anni gli scienziati abbiano messo in atto dei veri e propri passi da gigante nella cura di questo tipo di cancro.

Infatti, a tenere banco nel mondo della ricerca scoperta scientifica troviamo la nuova scoperta che è stata realizzata da un gruppo di scienziati in relazione delle nuove modalità di cura del tumore al seno e che facilita di gran lunga le cure.

Tumore al seno scoperto nuovo esame all’avanguardia

Nel corso degli anni, sono state effettuate numerose scoperte scientifiche che hanno permesso ai medici di tutto il mondo di poter fare affidamento su cure sempre più nuove da realizzare in tutte quelle donne che lottano contro il tumore al seno. Il modo migliore per facilitare una cura del cancro, senza ombra di dubbio, rimane la prevenzione e quindi effettuare ciclicamente una lunga serie di esami che permettono di agire in anticipo sul corpo qualora si presenti un tumore al seno.

In tal senso, recentemente, e stato presentato un nuovo esame da poter effettuare che aiuta sia in campo di prevenzione che in particolar modo in relazione alle cure da effettuare sulla donna qualora si venisse a scoprire la presenza di un tumore al seno. Tutto questo viene realizzato attraverso il tipo particolare di biopsia il cui risultato definitivo arriva entro 15 giorni.

Cos’è la biopsia liquida?

L’importante scoperta scientifica in questione è stata presentata durante il Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica aperto a Chicago, la quale è frutto di una ricerca messa sul campo da parte del team di ricerca che si trova in Italia, il BioltaLEE.

In particolar modo si fa riferimento ad un tipo di esame che viene chiamato biopsia liquida, la quale può essere realizzata anche prima della tac di controllo, e che durante un attento esame che dura circa 15 giorni permette di esaminare le cellule presenti nel sangue e quindi scoprire l’anticipo la presenza di eventuali cellule tumorali e se si tratta di cancro al seno e quindi fare il mondo di stipulare già un primo piano di attacco per la terapia.

A commentare il tutto Michelino De Laurentiis, ovvero responsabile della ricerca direttore del Dipartimento di Oncologia Senologica e Toracico-polmonare dell’Istituto Pascale di Napoli: “Il vantaggio, se questi dati saranno confermati, è innanzitutto che la cura non sarà più portata avanti per alcuni mesi per poi fare la tac di controllo per comprenderne l’esito, ma già dopo15 giorni si potrà valutare se la terapia funziona e se non è così le pazienti possono essere indirizzate subito verso una cura alternativa”. Infine: “Possono inoltre essere risparmiati tossicità ed effetti collaterali inutili. Se i dati fossero confermati, con la biopsia liquida potremmo dunque sapere in netto anticipo quali tumori sono resistenti al trattamento”.

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