Soffri d’ansia? Ecco chi è l’esperto che può aiutarti e non è lo psicologo.

Sabrina

Salute e Benessere

Se siete alla ricerca di un metodo per sbarazzarvi dell’ansia, in questo articolo vi sveliamo cosa dice un interessante studio scientifico al riguardo.

Sono molte le persone che soffrono d’ansia e la gran parte di esse pensano, sbagliando, che l’esperto che possa aiutarle a superare questo fastidioso problema sia solo lo psicologo. A tal proposito, uno studio ha portato ad un’interessante scoperta.

Soffri d’ansia? Ecco chi è l’esperto che può aiutarti e non è lo psicologo.

Ciò detto, scopriamo insieme cosa dice al riguardo uno studio scientifico ponendo l’accento su come superare questo problema più che mai diffuso.

Soffri d’ansia? Ecco cosa è emerso da un interessante studio scientifico

Soffri d’ansia? Ecco chi è l’esperto che può aiutarti e non è lo psicologo.

Le persone che soffrono d’ansia sono più di quelle che si pensa. Complici lo stress della vita quotidiana come anche ritmi frenetici, la possibilità di farsi travolgere da questo sentimento è praticamente dietro l’angolo. A tal proposito, la gran parte delle persone è convinta che queste emozioni nascano dal cervello e non dal cuore. Tuttavia, un interessante studio ha messo in discussione questa convinzione molto diffusa. Si tratta, peraltro, di una scoperta che potrebbe portare alla messa a punto di un modo diverso di approcciarsi all’ansia e dunque ad una diminuzione del rischio cardiovascolare presente in soggetti che ne soffrono.

Come accennato poc’anzi, è un errore credere che alla base di ciò che provoca stati d’ansia vi sia sempre e soltanto il cervello. A tal proposito, infatti, uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Pisa, di concerto con l’Università di Padova e l’della California, ha individuato nel cuore il fulcro delle emozioni. Ciò porta inevitabilmente a delle conseguenze importanti che aprono la strada a nuovi modi di approcciarsi al problema.

Nello specifico, lo studio in esame ha rivelato che la tachicardia sarebbe generata da un aumento della frequenza cardiaca che a sua volta darebbe vita all’ansia fino ad arrivare a veri e propri sintomi sia di natura fisica che psicologica. In tal senso, l’analisi condurrebbe ad un nuovo modo di interpretare i disturbi psichici nonché la loro connessione con la salute del corpo. In particolare, potrebbe spiegare il perché con patologie quali l’ansia e la depressione si verifica un aumento del rischio di ammalarsi di patologie cardiache.

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