Dichiarazione redditi 2022: importi e elenco delle spese sanitarie ammesse

Valentina

Famiglia

Ecco come preparare la nostro dichiarazione dei redditi per l’anno 2022. Tutto quello che possiamo scaricare, anche i tamponi e le mascherine. 

Con la dichiarazione dei redditi si fanno a scaricare anche le spese sanitarie che abbiamo affrontato prima del 2022. Prima di tutto dobbiamo andare a controllare le spese effettuate. Per fare ciò bisogna collegarsi al sito che gestisce tutto, quello del Sistema Tessera Sanitaria (TS) ed accedere con i propri dati, anche con lo Spid.

Se non ci sono spese visibili allora bisogna collegarsi al sito https://dichiarazioneprecompilata.agenziaentrate.gov.it/, sempre con i propri dati personali. In questo modo possiamo andare a controllare i dati della dichiarazione precompilata per confrontarli con quelli in nostro possesso.

Spese mediche e detrazioni: ecco come fare

Una delle voci più importanti quando ci accingiamo a compilare la dichiarazione dei redditi sono proprio le spese sanitarie. Rappresentano un costo incidente per quanto riguarda le detrazioni fiscali e ricordiamoci che se non riusciamo da soli o se non va bene il 730 precompilato allora è meglio rivolgerci ad un esperto.

Sul dito dell’Agenzia delle Entrate è riportato l’elenco di tutte le spese mediche per le quali possiamo chiedere una detrazione Irpef del 19%. Tra queste ricordiamo:

  • prestazioni rese da un medico generico incluse quelle per visite e cure di medicina omeopatica
  • acquisto di medicinali anche omeopatici da banco e con ricetta medica prestazioni specialistiche
  • assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera)
  • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie prestazioni chirurgiche
    ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici
  • trapianto di organi
  • cure termali escluse le spese di viaggio e soggiorno
  • acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi sanitarie).

Queste e molte altre spese possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi per l’importo eccedente 129,11 euro. Se le visite/esami e così via sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale la detrazione spetta per l’intero importo del ticket pagato.

Ricordiamoci che si possono scaricare anche le spese che sosteniamo per le attività sportive dei nostri figli.

Con l’avvento della pandemia abbiamo dovuto afre i conti con anche altre spese mediche alle quali non eravamo abituati. Stiamo parlando dell’acquisto delle mascherine e dei tamponi per individuare un’eventuale positività.

Come detrarre le spese per l’acquisto di mascherine

Anche le mascherine sono detraibili, ma bisogna fare attenzione al tipo. Quello di comunità, per intenderci quelle di stoffa, non possono essere detratte e nemmeno quelle classificate come Dpi (dispositivi individuali di protezione). Queste ultime se sono Ffp2 o Ffp3 e e recano il riferimento “EN 149:2009” non possono essere detratte. Al contrario se hanno la la dicitura “EN 14683:2019”, la spesa è detraibile, sempre conservando la documentazione che attesti la marcatura CE come dispositivo medico. Anche le mascherine chirurgiche possono essere detratte, ma sempre se sono marcate CE e classificate come DM (dispositivo medico).

Come detrarre le spese per l’acquisto di tamponi

I tamponi che sono stati effettuati in farmacia possono essere scaricati, ma a seconda di come vengono considerati e pagati ci sarà un importo diverso. Meglio sempre pagare con mezzi tracciati e non in contanti.

Se i test sono eseguiti da laboratori privati non accreditati al SSN per poter fruire della detrazione è necessario che il pagamento sia avvenuto con un mezzo di pagamento tracciabile.

 

 

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