Botulino, come riconoscere le conserve e non rischiare

Simona

Casa

In primavera non c’è niente di meglio che dedicarsi alla preparazione di gustose conserve, ma attenzione al botulino: ecco come non rischiare.

La preparazione delle conserve è una tradizione squisitamente italiana: si preparano in tutte le stagioni e spaziano dai sott’oli a marmellate e confetture. Il tutto è accuratamente fatto in casa con prodotti freschi e genuini: non c’è insegnamento migliore pervenuto dalle nostre mamme e nonne!

botulino conserve 20220312 - Nonsapeviche.com

Tuttavia, in questa preparazione è importante prestare molta attenzione alla fase di imbottigliamento: c’è il pericolo che con il tempo si formi il pericolosissimo botulino. Ecco come fare per non rischiare e come riconoscere le conserve che non sono più buone.

Attenzione al botulino nelle conserve: come riconoscerlo

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Quando le conserve sott’olio o le confetture non sono adeguatamente preparate, può incorrere il rischio di formazione di botulino. Il botulinum è un batterio anaerobio che resiste alle alte temperature: esso è produttore di una pericolosa neurotossina potenzialmente letale.


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Per questo motivo, durante la fase di preparazione e imbottigliamento bisogna fare molta attenzione. L’olio, infatti, se limita la contaminazione da batteri volatili o aerobi, poco riesce a fare contro quelli anaerobi. 

Inoltre, alcune conserve sono più soggette di altre alla contaminazione: ad esempio, ad alto rischio vi sono le conserve sott’olio, gli insaccati, le salse, e le conserve di carne. Quelle in salamoia, al contrario, hanno un rischio di contaminazione da botulino molto più basso.

Come riconoscere le conserve contaminate

Riconoscere le conserve contaminate da botulino e, quindi, inutilizzabili non è affatto semplice: molto spesso, infatti, non vi sono evidenti segni che facciano pensare alla contaminazione. Un occhio attento, invece, riesce facilmente a riconoscerla.


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Eventuali segni di alterazione possono essere:

  • Il coperchio rigonfio del barattolo;
  • Odore di burro rancido dalla conserva;
  • Olio di colore opalescente;
  • Presenza di bollicine che dl fondo del barattolo risalgono verso la superfice.

La presenza di questi campanelli d’allarme o anche di uno solo di essi è fondamentale per determinare la non commestibilità della conserva che andrà immediatamente eliminata.

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