Cartelle esattoriali, come funziona la rottamazione ter: condizioni e scadenza

Beatrice

Fai Da Te

Grazie alla rottamazione ter si possono estinguere i debiti con l’erario: quali sono le rate da pagare per non perdere i benefici

Grazie al decreto fiscale numero 119 del 2018 sarà possibile saldare i propri debiti con lo stato rateizzando l’importo grazie alla rottamazione ter. Non saranno previsti alcuni interessi o sanzioni per le somme arretrate. Il provvedimento è alla sua terza edizione, e prevede condizioni ancora più favorevoli.

Cartelle esattoriali, come funziona la rottamazione ter: condizioni e scadenza

Si potranno rottamare i debiti con l’Agenzia delle Entrate contratti nel periodo che va dal 1 Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2017. Si potranno quindi versare le somme dovute iscritte nelle cartelle di versamento senza corrispondere more. Il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione o in 18 rate di pari importo spalmate in cinque anni. Per aderirvi il debitore doveva presentare entro il 30 Aprile 2020 dichiarazione all’agente della riscossione, indicando il numero di rate prescelto. E’ ovviamente essenziale conoscere quali sono le principali date previste per il pagamento delle rate per non perdere i grandi benefici della rottamazione ter.

Rottamazione ter: ecco quali sono le rate previste da pagare per non perdere i benefici

Cartelle esattoriali, come funziona la rottamazione ter: condizioni e scadenza

Con la pandemia sono slittate anche le scadenze per consentire a tutti coloro che hanno beneficiato della rottamazione di mantenere i benefici e non perderli a causa della crisi economica portata dalla pandemia: 31 luglio 2021, per la rata in scadenza il 28 febbraio 2020; 31 agosto 2021, per la rata in scadenza il 31 maggio 2020; 30 settembre 2021, per la rata in scadenza il 31 luglio 2020; 31 ottobre 2021, per la rata in scadenza il 30 novembre 2020.

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I contribuenti che entro il 14 dicembre 2021 hanno pagato le rate richieste per il 2020 e il 2021, devono eseguire i versamenti facendo fede alle scadenze specificate nella “Comunicazione delle somme dovute” : 28 febbraio; 31 maggio; 31 luglio; 30 novembre. La legge concede  5 giorni di tolleranza rispetto alla scadenza.

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È possibile pagare le rate presso la propria banca, agli sportelli bancomat (atm) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 spa e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it e con l’app Equiclick tramite la piattaforma PagoPa. Si può pagare anche direttamente agli sportelli ma solo tramite appuntamento che si può prenotare sul sito nella sezione ‘Trova lo sportello e prenota’. Infine, il pagamento può essere saldato anche con i crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili maturati per somministrazioni, forniture, appalti e servizi nei confronti della pubblica amministrazione.

 

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