Pillole allo iodio in caso di attacco nucleare: cosa sono e perché se ne parla

Francesca Guglielmino

Salute e Benessere

La minaccia del nucleare è una concreta paura nel cuore e nella mente di tutti i cittadini del mondo, soprattutto dopo l’annuncio riguardante la presa di Cernobyl da parte di Putin… paura che ha scatenato un boom di vendite per le pillole allo iodo contro il nucleare.

Impossibile negare come la guerra avviata dalla Russia contro l’Ucraina abbia innescato la paura di un conflitto nucleale e non solo, dato che una delle maggiori paure al mondo è segnata dalla minaccia del nucleare fatta da Vladimir Putin, che ha da poco conquistato anche la temutissima centrale di Cernobyl.

Pastiglie di iodio contro il nucleare - NonSapeviChe

Attualmente sono in corso operazioni sul tavolo dei trattati per trovate un accordo che garantisca il cessate il fuoco, oltre che placare l’ira del Presidente della Russia che però è pronto a sfoderare l’arma più temuta al mondo: il nucleare.

La pillola di iodio contro il nucleare

Nel corso degli ultimi giorni i cittadini del mondo stanno osservando con il fiato sospeso cosa sta succedendo in Ucraina, in attesa di comprendere quali e se ci saranno anche delle ripercussioni per i paesi che fanno parte della Nato e dell’Unione Europa. Una paura resta più forte dalla minaccia del nucleare, così come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente.

In attesa di comprendere cosa succederà nei prossimi giorni, e se mai ci sarà un cessate il fuoco, in nazioni come il Belgio è stato registrato un boom di vendite di pillole allo iodio da usare nel caso di attacco nucleare come protezione del proprio corpo contro le radiazioni derivante da questo.

Pastiglie di iodio contro il nucleare - NonSapeviChe

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A cosa servono le pastiglie di iodio?

L’Agenzia federale belga per il controllo del nucleare, comunque sia, in queste ore ha fatto sapere ai propri connazionali che al momento la situazione in Ucraina non desta la massima preoccupazione, tanto da far conserve di pillole di iodio.

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La stessa agenzia, inoltre, ha sottolineato come la pillola di iodio in realtà serva solo nel caso in cui lo iodio radioattivo venga rilasciato nell’aria, saturando la ghiandola tiroidea. Tale pillola, dunque, previene l’assorbimento di iodio radioattivo e aiuta nella prevenzione di cancro alla tiroide.

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In fine, in una nota diramata alla stampa e sul web, l’Agenzia federale belga per il controllo del nucleare ha rilasciato anche tale comunicazione sulle pillole di iodio:

Le pastiglie di iodio non offrono protezione contro altre sostanze radioattive dalle quali, in caso di emergenza, è necessario ripararsi. Inoltre, l’uso delle compresse è raccomandato solo per le persone in determinate fasce d’età. In caso di fuoriuscita di radiazioni, i minori di 18 anni, in particolare i più piccoli, sono maggiormente a rischio di sviluppare tumori. Lo stesso vale per le donne in gravidanza o in allattamento, mentre gli adulti dai 18 ai 40 anni hanno meno probabilità di sviluppare il cancro alla tiroide. Il rischio si abbassa ulteriormente per gli over 40, rendendo l’uso delle compresse controproducente e persino potenzialmente tossico”.

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