Curiosità

Il primo fiore della Primavera? Sicuramente l’avete visto, ma non sapete il suo vero nome

La Primavera, quando arriva, porta con sé i colori delle sue piante più caratteristiche e dei fiori tipici della stagione. Ce n’è una che sicuramente avete visto, ma di cui forse non sapete il nome. Ecco di che pianta di tratta.

Con la bella stagione arriveranno anche i suoi colori più caratteristici, attraverso le piante e i fiori tipici del periodo. Ce n’è una che ancora più tipica delle altre, la cui fioritura annuncia l’arrivo della Primavera. Nel linguaggio dei fiori, è simbolo di amicizia, speranza e rinascita.

Primula

Non a caso il suo nome deriva dal latino primus, a indicare proprio la sua precocità di fioritura appena terminato il freddo invernale e una volta scomparsa la neve, come ad annunciare il cambio di stagione. Si tratta di una pianta originaria delle zone temperate e diffusa nei vari continenti quali Europa, Asia e America. La famiglia comprende circa 500 specie erbacee annuali e perenni. Ecco di quale fiori si tratta.

Il fiore che annuncia l’arrivo della Primavera

Primula

La bellissima pianta che ci avverte della fine dell’inverno è la Primula, un genere di pianta della famiglia delle Primulaceae. Nota per la vivacità, la varietà e la brillantezza dei suoi colori, la Primula è una tipica pianta ornamentale molto comune nelle case e utilizzata per decorare gli interni, ma anche giardini, ingressi, aiuole, davanzali e balconi.

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La Primula si caratterizza per avere un’altezza che può variare da pochi centimetri fino a raggiungere diversi decimetri. La pianta presenta foglie basali a rosetta, ovali e lanceolate di colore verde brillante con una copertura tipica formata da una leggera e sottile peluria.

Ma la caratteristica più apprezzata della Primula, quella che la rende distinguibile e unica tra le altre piante, è la vivacità dei fiori, che sono ricchi di colori e uniti a forma di grappoli sorretti da gambi lunghi e slanciati. Le varie tonalità vanno dal bianco al giallo, dal rosa al viola al blu ma anche tonalità doppie che si mescolano.

Queste piante nascono spontanee nei boschi, in montagna e sulle strade, mentre vengono coltivati nei giardini e ne vasi, cambiando nei secoli attraverso incroci ed ibridi differenti. Vengono coltivati nella terra e prediligono spazi in semi-ombra e riparati da vento e intemperie.

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Crescono rigogliose nel terreno fresco, di tipo acido, mentre nei vasi vanno riposte in luoghi freschi e umidi, in un terriccio leggero, concimato con fertilizzante liquido ogni 15 giorni. Vanno annaffiate regolarmente, proprio per mantenere il terreno umido ma evitare ristagni.

 

Piera Feduzi

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