Il nuovo vaccino Novavax sta per iniziare la sua corsa in Italia: ecco la data di arrivo nel nostro Paese e tutte le informazioni a riguardo.
Ha avuto grande successo la notizia dell’avvenuta sperimentazione del vaccino Novavax, un vaccino anti-Covid di stampo “tradizionale”. Questo preparato, particolarmente gradito a no vax e a scettici di ogni tipo, è un vaccino proteico e diverso rispetto agli altri a vettore virale o a mRna.
La recente approvazione da parte dell’Unione Europea ha fatto ben sperare tutti coloro che sono ancora in attesa della prima somministrazione. Ecco tutte le informazioni in merito e la tanto sperata data di arrivo in Italia.
Vaccino Novavax finalmente in Italia: ecco la data di arrivo
I due studi precedentemente condotti negli Stati Uniti e in Inghilterra hanno accertato senza riserva alcuna l’efficacia del nuovo vaccino anti-Covid Novavax. In particolare, essa si attesta intorno al 90% e protegge sia dal ceppo originale di Covid-19 che da alcune varianti più comuni. Non ci sono ancora dati, invece, che riguardano Omicron.
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La differenza principale con i vaccini anti-Covid di largo uso nel nostro Paese è proprio la base proteica di cui è composto Novavax. Esso, infatti, si basa sulla tecnologia delle proteine ricombinanti proprio come quello, già utilizzato, contro il Papilloma virus e l’Epatite B.
Finalmente, tra pochi giorni potrà essere somministrato anche in Italia: si spera, infatti, che la maggiore conoscenza da parte dei cittadini di questo tipo di farmaco possa aumentare esponenzialmente la copertura vaccinale.
Ecco le date di inizio previste per il nostro Paese.
Le date di inizio somministrazione del vaccino Novavax in Italia
Bisognerà aspettare il mese di febbraio affinchè il nuovo vaccino anti-Covid tradizionale Novavax possa essere somministrato nel nostro Paese per la prima volta. A fare da apripista sarà proprio il Lazio. Le somministrazioni avverranno in 15 hub disseminati in tutta la Regione.
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Tali dosi saranno riservate solo agli over 18 che, dopo 21 giorni, dovranno sottoporsi anche al richiamo. Tra il 2022 e il 2023, inoltre, saranno acquistate da parte degli Stati Membri dell’Unione Europea circa 200 milioni di flaconi contenenti il siero.
Secondo le previsioni, infine, si prospetta una larga affluenza per tali somministrazioni che, dopo il Lazio, avverranno rapidamente in tutta Italia in base alla richiesta dei singoli hub.
