Un tatuaggio non è per sempre, ecco cosa si può fare per eliminarlo

Sabrina

Salute e Benessere

A partire dal 4 gennaio, una normativa comunitaria ha stabilito l’abolizione dei tatuaggi e quindi degli inchiostri colorati. Questo ha inevitabilmente portato ad un aumento delle richieste di cancellazione del tatuaggio.

Molte persone credono che quando si decide di fare un tatuaggio, questo sia per sempre. In realtà è possibile eliminarlo del tutto o quasi.

Un tatuaggio non è per sempre, ecco cosa si può fare per eliminarlo

La decisione di tatuarsi non va presa alla leggera ma, al contrario deve essere presa solo se si è adeguatamente convinti. Oltre a ciò, è di fondamentale importanza affidarsi ad un professionista competente che tenga conto delle norme igienico sanitarie previste dalla legge. Ciò detto ecco come eliminare un tatuaggio se non ci piace.

Un tatuaggio non è per sempre: ecco come eliminarlo

Un tatuaggio non è per sempre, ecco cosa si può fare per eliminarlo

Stando a quanto stabilito dalla normativa europea i tatuaggi in particolare quelli colorati sarebbero in grado di accumularsi nei linfonodi dando vita a infezioni e infiammazioni.

Questa potrebbe essere una delle motivazioni per cui si decide di voler eliminare un tatuaggio. A tal proposito, esistono diverse tecniche che possono aiutare a scolorire in maniera graduale il tatuaggio riuscendo in molti casi a liberarsene del tutto.

Una di queste tecniche prevede l’utilizzo del pico laser che permette di usufruire di impulsi di breve durata agendo su diversi tipi di pigmenti colorati e che si trovano a varie profondità.

Poi c’è il laser al neodimio che emette impulsi che vanno a colpire direttamente i pigmenti dividendoli in piccolissime parti. Queste sono poi smaltite dall’organismo grazie all’azione dei macrofagi. Solitamente, possono verificarsi alcuni sintomi più diffusi quali, ad esempio:

  • vesciche;
  • croste;
  • desquamazione.

Infine, la tecnica più utilizzata e soprattutto più economica è senza dubbio la Saladermoabrasione.

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Essa consiste nello strofinare lo strato superficiale della cute per poi applicare del sale all’interno della ferita. In questo modo, si verifica un assorbimento del pigmento da parte di questo ingrediente naturale e si finisce con l’eseguire la medicazione.

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In riferimento al costo, va precisato che non è basso. Qualsiasi sia la tecnica utilizzata, di fatti, si può arrivare a spendere anche molto per potersi liberare di un tatuaggio. In linea di massima possiamo dire che si va da un minimo di 50 euro fino ad arrivare a 3-400 euro o più. Ciò, ovviamente, dipende soprattutto dalle dimensioni dello stesso.

Un tatuaggio non è per sempre, ecco cosa si può fare per eliminarlo

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