Non tutti i tamponi rapidi sono uguali, alcuni sono precisi quasi quanto i molecolari: ecco cosa sapere

Piera Feduzi

Salute e Benessere

Sempre più comuni sono i tamponi rapidi eseguiti al posto di quelli molecolari, ma resta sempre il dubbio sulla loro reale efficacia. Ecco un nuovo tipo che può essere allo stesso tempo preciso e veloce. Come funziona?

Si definiscono “in fluorescenza” e tecnicamente sono tamponi rapidi che vengono svolti tramite un cotton fioc nella narice. Questo tipo di test utilizza un metodo diverso da quello antigenico e permette la stessa precisione del molecolare, ma è più veloce. Questa metodologia semi-quantitativa rileva in fluorescenza il virus e lo quantifica. Come funziona esattamente?

Tamponi rapidi 20220110 nonsapeviche.com
Tamponi rapidi

L’unità di misura del tampone in fluorescenza è il COI (in inglese Cut Off Index): se questa supera quota 10 allora il risultato è positivo e non serve un molecolare di conferma. Questo tampone è stato validato dal Ministero della Salute e dagli studi effettuati dall’ospedale Spallanzani di Roma, che ha comparato i risultati ottenuti con questa metodologia a quelli dei molecolari, più sicuri ma anche più costosi. Ecco cosa dicono le ricerche.

Tamponi in fluorescenza precisi come molecolari, la ricerca

Tamponi in fluorescenza 20220110 nonsapeviche.com
Tamponi in fluorescenza

Dalle ricerche dello Spallanzani è emerso che la percentuale di falsi positivi del fluorescente per valori superiori a 10 è bassissima, dell’1,8%. Dunque, si può considerare un modo ugualmente efficace ma più veloce ed economico per valutare i contagi.

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Sarà possibile effettuare questo tipo di test in alcune farmacie convenzionate e nei laboratori. Il suo costo resterà quello solito degli antigenici, ossia di 15 euro per tutti, mentre scende a 8 euro per i minori e le categorie a rischio.

La differenza sostanziale con il tampone antigenico comune sta nel metodo di ricerca del virus: questo, infatti, cerca le molecole prodotte dal virus nell’organismo, ossia gli antigeni. La sua precisione e affidabilità, dunque, dipende dalla carica virale presente nell’organismo, per questo il loro limite maggiore consiste nel fatto che possono identificare l’infezione solo se la carica virale è superiore a un milione per millilitro. Per questo, nel 50% dei casi da questi test può risultare un falso negativo ma anche un falso positivo.

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I test rapidi, comunque, restano l’arma migliore per valutare l’incidenza dei casi e scongiurarne l’aumento, specialmente nei contesti scolastici dove la tempestività è fondamentale e dove i costi non possono essere tanto elevati, data la mole di tamponi che vengono quotidianamente effettuati tra docenti, personale e alunni.

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