Aumentano le pensioni di invalidità ecco come saranno distribuiti gli importi

Sabrina

Famiglia

A partire dal 1 gennaio, si assisterà ad un aumento degli importi previsti per le pensioni di invalidità. Ecco in quale maniera saranno distribuiti e come potranno essere richiesti.

Aumentano le pensioni di invalidità ecco come saranno distribuiti gli importi

Gli importi relativi alle pensioni di invalidità stanno per essere ridistribuiti con la previsione di un generale aumento degli stessi.

Scopriamo insieme in che modo e soprattutto come dovrà essere avanzata la richiesta per ottenerli.

Pensioni di invalidità, gli importi aumentano: ecco come richiederli e come saranno distribuiti

Con l’avvento del nuovo anno, si prevede un aumento degli importi relativi alle pensione di invalidità.

La richiesta dovrà essere presentata all’Inps da parte del proprio medico curante mediante certificato. Questo dovrà contenere le patologie del soggetto in questione per poter avere accesso alla successiva visita.

Dopo averla eseguita, si otterrà un certificato che attesta la percentuale di invalidità del paziente.

Tuttavia, tra gli altri requisiti per l’ottenimento del predetto certificato ci sono:

  • età minima di 18 anni fino ad un massimo di 67;
  • reddito annuo inferiore a 5005,94 euro.

Ciò detto, l’aumento degli importi sarà così previsto:

  • 291,97 euro per invalidità compresa tra il 74 e il 99 per cento;
  • 364,93 euro per i sordomuti;
  • 315,76 euro per i ciechi assoluti;
  • 374,5 euro per gli invalidi civili.

Ci detto, va sottolineato che al momento non è stata ancora ufficializzato il tutto da parte dell’Inps. Probabilmente ciò sarà fatto nei prossimi giorni, intanto, i predetti importi sono stati ricavati tenendo conto il tasso di rivalutazione stimato intorno all’1,7 per cento, nel 2022.

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Il dato comunicato dallo stesso Ministro dell’Economia ha reso possibile il calcolo dell’aumento delle pensioni di invalidità previsto a partire dal nuovo anno.

Si tratta di un provvedimento che va ad inserirsi nell’ottica di fornire un aiuto concreto alle persone che versano in condizioni di salute precaria fino all’età di 67 anni. Dopo, di fatti, scatta la pensione di anzianità.

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