I Maya erano tecnologicamente avanti: l’incredibile scoperta

I Maya erano tecnologicamente avanti: l’incredibile scoperta che bisogna conoscere. Ecco di cosa si tratta.

Imparare dalle civiltà passate può insegnarci molto, anche quando si tratta di civiltà estinte da molto tempo. Grazie ai ritrovamenti negli scavi archeologici possiamo fare scoperte incredibili sugli usi e sulle tradizioni di tanti nostri antenati, perfino sugli strumenti e le tecnologie che utilizzavano che non di rado erano straordinariamente avanzate. I Maya sono stati un popolo tanto misterioso quanto affascinante che ci ha lasciato testimonianze importanti.

L’antica civiltà dei Maya era molto evoluta per l’architettura, la scrittura, la matematica e i modelli astronomici. Una civiltà che purtroppo collassò, intorno ai secoli VIII e IX d.C., prima dell’arrivo degli europei, per motivi che non sono stati mai veramente spiegati fino in fondo. Si sono fatte diverse ipotesi su tutta una serie di cause, tra cui, secondo la versione più accreditata, la siccità che avrebbe causato cambiamenti climatici che sconvolsero l’agricoltura, insieme alla sovrappopolazione e alle numerose guerre civili.

Prima del declino, tuttavia, i Maya furono una popolazione tecnologicamente avanzata. Soprattutto nello sviluppo dell’agricoltura, con l’impiego di tecniche per noi sorprendenti.

Non si finiscono mai di fare scoperte su questa popolazione e ora ne sono state fatte di nuove e incredibili. Ecco quali.

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I Maya erano tecnologicamente avanti: la scoperta

Se le tecniche agricole dei Maya erano molto evolute per l’epoca più fiorente della loro civiltà, chiamata “Periodo classico”, all’incirca tra il 250 d.C. e il 900 d.C., tuttavia sono state messe sotto accusa dagli studiosi perché ritenute troppo intensive e responsabili della siccità che insieme alla sovrappopolazione avrebbe distrutto la civiltà Maya.

Un recente studio americano, tuttavia, ha scoperto che in realtà i Maya utilizzavano tecnologie di agricoltura sostenibile. Come faremmo noi oggi.

Lo studio è stato condotto da ricercatori della Brown University e della Brandeis University, due università del Massachusetts, i cui risultati sono stati riportati in un articolo pubblicato online dalla Brown University. I ricercatori hanno scansionato con droni e tecnologie di telerilevamento un’area tra Messico e Guatemala dove anticamente erano presenti gli insediamenti Maya più occidentali.

Qui si è scoperto che le tecniche di coltivazione non solo erano evolute ma che queste zone erano poco popolate. Dunque la produzione agricola era maggiore al fabbisogno reale e poteva essere accantonata, senza rischi di insicurezza alimentare come nelle altre zone popolate dai Maya.

I ricercatori hanno scoperto estesi sistemi di irrigazione e terrazzamenti agricoli sofisticati. Posti sia all’interno che all’esterno delle città. Questi sistemi evoluti assicuravano una vasta produzione ed erano sostenibili in rapporto alla popolazione. Dobbiamo ancora imparare molto sui Maya!