Pensioni anticipate, qualcosa non è chiaro: quanto si perde con quota 102

Simona

Influencer - Esperti

La questione delle pensioni anticipate è ancora aperta e non è stata risolta: una simulazione ha svelato quanto si perde effettivamente con quota 102. Scopriamo insieme i risultati. 

Pensioni anticipate

Per i prossimi anni è stata mantenuta la possibilità di ottenere le pensioni anticipate, con l’introduzione di quota 102 per il 2022 e quota 82, per alcune determinate categorie di lavoratori. 

Tali misure, infatti, prevedrebbero l’uscita anticipata dal mercato del lavoro di tutti coloro che hanno maturato il requisito contributivo per godersi la pensione. La conseguenze principale sarebbe un aumento dei posti di lavoro per i più giovani.

Tuttavia ancora qualcosa non è chiaro: questa “opzione tutti” andrebbe a togliere dalle tasche dei futuri pensionati determinate quantità di denaro. Una simulazione le ha stimate, scopriamole insieme.

Quota 102: una simulazione ha stimato quanto si perde con le pensioni anticipate

Pensioni anticipate

Una simulazione fatta da Smileconomy per Repubblica ha svelato cosa accadrebbe a dei comuni lavoratori che potrebbero decidere di beneficiare delle pensioni anticipate di quota 102 e smettere di lavorare a 63 anni. 


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Nella simulazione, si presuppone che tali lavoratori guadagnino circa 1500 euro al mese e che anticipino la pensione di 4 anni. I calcoli hanno stimato che le loro perdite effettive superano le percentuali previste.

I risultato della simulazione

Il primo lavoratore preso in analisi compierebbe 63 anni nel 2022 ma con soli 38 anni di contributi alle spalle. In questo caso, egli vedrebbe il suo stipendio pesantemente decurtato: da 1181 euro al mese di pensione ne prenderebbe soli 934, con una perdita del 21%.


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Il secondo lavoratore è un cittadino di 63 anni con 35 anni di contributi alle proprie spalle: se decidesse di andare già in pensione perderebbe il 20% dell’assegno, arrivando a soli 872 euro. 

Il terzo esempio, invece, è quello di un lavoratore della stessa età dei precedenti ma che ha accumulato soli 20 anni di contributi, di cui 10 dal 1996 in poi. Se egli decidesse di andare in pensione al raggiungimento dei 63 anni, perderebbe il 27% dell’assegno percependone soli 579 euro.

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