Emocromo: finalmente potete capire come si legge

Simona

Salute e Benessere

Niente più confusione con le analisi del sangue: finalmente potrete capire come si legge l’emocromo! Ecco la spiegazione semplice degli esperti.

Emocromo

L’emocromo è una delle analisi del sangue che andrebbe ripetuta spesso: esso, di solito, è prescritto come screening preliminare dello stato di salute di un individuo. Esso, infatti, permette di avere una conta di tutte le cellule presenti nel sangue: è indispensabile saperle capire.

Ma come fare? Oggi l’esperto ci spiega in modo semplice e pratico come si legge un emocromo. Scopriamolo insieme!

Come si legge l’emocromo: risponde l’esperto

Emocromo

Per capire quali sono i risultati di un emocromo è fondamentale analizzarne ogni singolo elemento per non tralasciare nulla. Ci sono, infatti, diversi valori da tenere sott’occhio.


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Con “Hb” si indica l’emoglobina, ossia la proteina che costituisce il pigmento dei globuli rossi: quando ha valori bassi indica, in genere, la presenza di anemia. Con “HCT” viene indicato, invece, l’ematocrito: esso indica la densità del sangue e dei valori inferiori alla norma indicano, invece, la probabile presenza di anemia mediterranea.

Successivamente troviamo “MCV” e “MCH”: essi indicano rispettivamente il volume medio dei globuli rossi e la quantità media di emoglobina presente in ogni globulo. 

Per quanto riguarda i globuli bianchi, invece, troviamo la sigla “WBC”: essa indica la conta totale dei leucociti. Per le piastrine, invece, vi è il “PLT”, ossia il numero di piastrine presenti nel sangue per millimetro cubo; ma anche l’MPV, ossia il volume piastrinico medio. 

Chi lo deve fare e altre informazioni utili

Ma chi si deve sottoporre a queste analisi così dettagliate e particolari? Secondo gli esperti ognuno dovrebbe farlo almeno una volta all’anno in assenza di sintomi.


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Inoltre, in presenza di alcuni segnali esso è fortemente consigliato: può ricondurre, infatti, a una condizione di infezione o di anemia. 

Infine, i pazienti sottoposti a cure chemioterapiche dovrebbero farlo molto frequentemente per tenere sotto controllo i valori del sangue e i probabili effetti collaterali dei farmaci.

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