Curiosità

Mascherine chirurgiche: finalmente la scienza ha dimostrato qualcosa che finora era negato

Potrebbe essere una svolta nell’uso delle mascherine chirurgiche. Uno studio ha dimostrato che abbiamo sempre sbagliato ad usarle. 

Da quando è scoppiata la pandemia, febbraio 2019, abbiamo iniziato a convivere con le mascherine. Prima usate solo in alcuni ambienti ospedalieri adesso anche i bambini sopra i sei anni la devono indossare nei luoghi al chiuso.

In commercio se ne trovano di tutti i tipi, ma quelle più usate, anche perchè molto economiche, sono quelle chirurgiche. Proprio su questo tipo di dispositivo di protezione è stato effettuato uno studio che potrebbe cambiare il modo di utilizzarle.

Lavare le mascherine chirurgiche: si può fare oppure no?

Sappiamo bene che le mascherine chirurgiche sono usa e getta. Se usate costantemente dopo 4 ore devono essere cambiate e smaltite. Uno studio condotto da alcuni ricercatori francesi e pubblicato sulla rivista scientifica Chemosphere sostiene che si possono lavare.

Gli esperti sostengono che le mascherine possono essere lavate fino a 10 volte o se sterilizzate in autoclave per 5 volte senza andare a perdere o diminuire la loro capacità di filtraggio, traspirabilità e di barriera contro gli agenti patogeni.


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A dare conferma è il coautore dello studio, il professore Philippe Cinquin ha affermato che: “Una maschera chirurgica lavata funziona ancora meglio di una maschera in tessuto. Le maschere chirurgiche, se lavate in lavatrice fino a dieci volte, mantengono la loro compatibilità con gli standard che si applicano a loro, in particolare in termini di prestazioni, filtrazione, traspirabilità e anche pulizia”. Si parla del 98% contro il 90% di quelle di tessuto.

Per loro, non la si dovrebbe cambiare ogni giorni, ma basterebbe lavarle anche in lavatrice con il ciclo normale. Una soluzione che permetterebbe ai consumatori di risparmiare sull’acquisto del dispositivo di protezione, ma anche utile per ridurre l’impatto sull’ambiente. In questo modo si metterebbero in circolazione nell’ambiente fino a 10 volte meno plastica.


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Bisogna tenere conto che parliamo di mascherine intatte; quindi se non danneggiate e/o non si adattano più bene al volto del proprietario devono essere buttate e non lavate. Inoltre, facciamo attenzione alle parti più fragili del dispositivo monouso: la barra nasale, l’elastico intorno all’orecchio e soprattutto il punto di saldatura sugli angoli sono le parti più sensibili. Se queste parti sono rovinate buttiamo la mascherina facendo magari attenzione a riciclarla, visto l’impatto ambientale che potrebbe provocare sulla terra.

 

Valentina

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