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Tari 2021: non tutti la devono pagare, quali sono le esenzioni

Entro il mese di aprile bisognerà versare la tassa sui rifiuti, la cosiddetta Tari. Prima di procedere, però, è bene sapere che da tale obbligo saranno esentate diverse persone. Scopriamo chi non sarà chiamato a pagare la Tari 2021.

Molto spesso, le esenzioni sono stabilite dalla normativa comunale, di conseguenza, per prima cosa è bene informarsi su cosa dice al riguardo la delibera nel proprio comune di residenza.

In altri casi, invece, le regole valgono a livello nazionale per questo è importante conoscerle prima di procedere, in questo caso, al versamento della Tari.

Di seguito cercheremo di fare chiarezza sull’argomento spiegandovi in maniera esaustiva quali sono i casi in cui è prevista l’esenzione dalla Tari 2021.

Tari 2021: chi non è costretto a pagarla e chi invece dovrà versarla

Iniziamo col dire che la condizione essenziale che obbliga al pagamento della tassa in questione è quella di possedere locali o relative aree che possono potenzialmente produrre rifiuti.

Di conseguenza, è chiaro che per essere esentati dal pagamento non è sufficiente non abitare un locale. In questo preciso caso, di fatti, sono fondamentali due aspetti imprescindibili:

  • non devono essere attive utenze;
  • non devono essere presenti arredi.

In altre parole, bisogna provare che l’immobile non può ospitare nessuno.

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Con riferimento, invece, a coloro che vivono all’interno di un immobile in affitto, la normativa attualmente in vigore prevede delle regole ben precise.

In particolare, per riuscire a comprendere a chi spetta il pagamento della tassa in questione, tra inquilino e proprietario, l’aspetto da considerare è il tempo in cui una persona vive all’interno dell’immobile.

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Oltre la durata di 6 mesi, di fatti, è l’inquilino ad essere obbligato a pagare l’imposta. Di conseguenza, quando invece il periodo di permanenza resta al di sotto del limite di tempo di 6 mesi, solo al proprietario del locale spetta il pagamento.

Sabrina

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