Famiglia

Anche alle casalinghe ora va la pensione

Anche le casalinghe possono avere diritto a ricevere la pensione dall’Inps. Ecco a quanto ammonta il trattamento previdenziale. 

Le casalinghe che hanno dedicato la loro vita alla cura della famiglia e della casa hanno diritto a ricevere la pensione; ecco a quanto potrebbe ammontare. Per ottenerla bisognerà essere iscritti al fondo casalinghe Inps.

Potranno iscriversi chi ha questi requisiti:

  • le persone di età compresa tra i 16 e i 65 anni;
  • che si occupino unicamente della cura dalla casa e della famiglia;
  • che non svolgano attività lavorative, né di tipo autonomo, né di tipo subordinato o parasubordinato. Con l’eccezione dei lavori svolti in modo parziale e per i quali non è stato raggiunto il reddito minimo per accreditare un’intera annualità di contributi;
  • non siano titolari di pensione.

Casalinghe pensione: il calcolo in base a due fattori

Per calcolare la pensione che riceveranno gli iscritti al fondo INPS casalinghe ci si rifà al sistema di tipo contributivo. In questo caso si calcolano solo i contributi che sono stati effettivamente accreditati e sull’età che si ha nel momento in cui si riceve la pensione. In definitiva più si versa e più l’assegno sarà corposo. L’importo dei versamenti è libero, tuttavia, versando almeno 25,82, euro verrà accreditato un mese di contribuzione.


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Il versamento può essere effettuato in qualsiasi momento dell’anno con bollettini di conto corrente postale che l’Inps invia a casa insieme alla lettera di accoglimento dell’iscrizione.

In generale una casalinga che versa i contributi periodicamente può ricevere una pensione da 552 euro sempre in base a agli anni di contribuzione che ha accumulato.

Ne possono beneficiare anche chi presta attività lavorativa part-time se, in relazione all’orario e alla retribuzione percepita, si determina una contrazione delle settimane utili per il diritto a pensione.


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Inoltre si avrà diritto anche a:

  • pensione di inabilità, con almeno 5 anni di contributi, a condizione che sia intervenuta l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa
  • vecchiaia, a partire dal 57° anno di età, a condizione che siano stati versati almeno 5 anni (60 mesi) di contributi.

Valentina

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