Ostriche possono essere pericolose se non fresche, ecco come riconoscerle!

Sonia

Curiosità

Prelibate e costose, le ostriche sono il frutto di mare per eccellenza più afrodisiaco che esiste. Ma come capire se quelle che state mangiando sono fresche oppure no!

Le ostriche è un frutto di mare versatile che si sposa con piatti salati ma anche a frutti dolci o accompagnati da un ottimo champagne. Il 20% della produzione mondiale di ostriche si trova in Irlanda, mentre il 10% in Italia.

Il restante 70% invece è una produzione francese, infatti le migliori ostriche si trovano nell’area francese del mar Atlantico, tra la Bretagna e il Merennes-Oléron. Esistono altre aree e paesi altrettanto importanti come la Normandia e la Corsica.

In commercio sono presenti moltissime tipologie di ostriche: la perla del Mediterraneo e la perla rosa si trovano a San Teodoro in Sardegna e molte altre ancora. In questa guida vi verrà spiegato come capire se le ostriche che state mangiando sono fresche oppure no e come capirlo!

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Tutto quello che bisogna sapere sulle ostriche e la loro freschezza!

ostriche

Innanzitutto bisogna acquistare questi tipi di molluschi in allevamenti che accertino e garantiscano la freschezza e la provenienza sia controllata che certificata. Il motivo è dovuto dal fatto che questi tipi di molluschi risentono molto gli sbalzi di temperatura e i vari ambienti in cui si trovano.

Il momento ideale per mangiarli è da settembre fino ad aprile, prevalentemente in mesi freddi. Il primo passo per capire se sono fresche è il peso: tutto dipende dalla quantità di liquido intervalvare presente al suo interno. La prima cosa da fare è quella di aprirle con un coltellino apposito per questo tipo di molluschi.

Con lo stesso coltellino si scalza dal guscio e assaporata così com’è senza appoggiare mai la bocca al guscio, in modo da evitare eventuali impurità e sporcizia. La temperatura adeguata quando verranno servite dovrà intervallare tra i 4 e gli 8 gradi. Si sconsiglia di mangiarle invece quando risultano già aperte, se hanno un cattivo odore che va oltre il suo odore salmastro tipico e se contengono poco liquido al loro interno.

Se si vuole è possibile condirle con pepe, sale e una spruzzata di limone, anche se l’ideale è quello di mangiarle al naturale senza nessun condimento. Inoltre è possibile cuocerle, l’importante è che non vengano stracotte.

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