Curiosità

Perché sbadigliamo e quali aspetti bisogna conoscere

Perché sbadigliamo e quali aspetti bisogna conoscere. Le ultime scoperte sullo sbadiglio.

Sbadigliare è la cosa più naturale del mondo, un riflesso spontaneo, spesso irresistibile, che facciamo tutti, quasi tutti i giorni. Lo sbadiglio comporta un inspirazione e una espirazione profonde, che impegnano tutta la nostra bocca tanto da spalancarla. Alle volte non riusciamo proprio a contenerlo.

Ecco cosa dobbiamo sapere sullo sbadiglio e sulle ipotesi della sua origine.

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Perché sbadigliamo e quali aspetti bisogna conoscere

Solitamente, si pensa che sbadigliamo quando siamo stanchi, questo è vero ma non è sempre è così. Lo sbadiglio, che è presente anche negli animalie e soprattutto nei mammiferi, ha origini molto più profonde. Diversi studi hanno provato a spiegarne le origini, ma finora non è stata trovata una sola. Alcune teorie sostengono che sia un modo per aumentare la quantità di ossigeno nel sangue. Scondo altre serve a mantenere costante la temperatura del cervello. Poi ci sono quelli che sostengono che sbadigliare sia un modo per comunicare apatia.

Inoltre, quando vediamo una persona sbadigliare spesso ci viene da sbadigliare anche a noi. In questo caso, alla base del gesto c’è l’imitazione, tipica del comportamento umano.

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Sbadiglio e cervello

Uno studio recente, invece sostiene che lo sbadiglio sia direttamente collegato alle dimensioni del cervello. Più sbadigliamo e più il nostro cervello è grande!

Lo studio è stato condotto sugli animali da un gruppo internazionale di ricerca composto da studiosi dell’Università di Utrecht, della Charles Università di Praga e del SUNY Polytechnic Institute di New York.

I ricercatori hanno studiato gli animali negli zoo di diverse città, riprendendoli con la telecamera per cogliere il momento in cui sbadigliavano. Poi hanno analizzato i vari sbadigli ripresi, confrontandoli con quelli di video pubblicati sul web. Complessivamente, gli studiosi hanno esaminato circa 1300 sbadigli di 55 specie di mammiferi e 46 specie di uccelli.

Dai risultati è emerso che esiste una correlazione tra la durata dell’inspirazione e le dimensioni del cervello e che più lo sbadiglio è grande e più il cervello è grande. Questo, però, non è necessariamente un segno di intelligenza.

A prescindere dalle dimensioni del corpo dell’animale, gli studiosi hanno stabilito che la durata dello sbadiglio è maggiore se il cervello ha dimensioni maggiori e più neuroni. Questa scoperta confermerebbe che lo sbadiglio serve a raffreddare il cervello e i neuroni, secondo teorie già proposte in passato. Quando si sbadiglia, infatti, si inala aria fresca che porta sangue più fresco al cervello e svolge una funzione di termoregolazione, secondo i ricreatori.

Lo sbadiglio potrebbe avere la stessa funzione negli esseri umani. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Communications Biology.

Valeria B

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