Tumore alla mammella come si fa la autopalpazione, prevenire è meglio che curare

Sabrina

Salute e Benessere

Il tumore alla mammella è particolarmente insidioso soprattutto se non si attuano tutti gli accorgimenti necessari per prevenirlo: ecco come si fa l’autopalpazione.

Il tumore alla mammella è una malattia molto pericolosa che lo diventa ancor più se non viene presa in tempo. In questo senso, è molto importante procedere con l’autopalpazione che consente in molti casi di identificare in maniera tempestiva la malattia e dunque di prevenirla.

Tumore alla mammella come si fa la autopalpazione, prevenire è meglio che curare

Per questo di seguito procederemo con lo svelarvi quali sono i passaggi da seguire per l’esecuzione dell’autopalpazione in modo tale da ridurre il rischio di ammalarsi gravemente. Si tratta di informazioni estremamente importante che consentiranno di mettere in atto un’abitudine che può arrivare a salvare anche la vita.

Tumore alla mammella: ecco come si previene

Tumore alla mammella come si fa la autopalpazione, prevenire è meglio che curare

Non tutti sanno che per riuscire ad individuare in maniera tempestiva le anomalie che indicano la presenza di un tumore bisogna procedere con la valutazione dell’aspetto dei capezzoli. Nel caso in cui quest’ultimi si presentino diversi o comincino a secernere liquido allora è bene sottoporre all’attenzione del medico questi sintomi.

Come molti di voi già sapranno, inoltre, il sintomo più comune che segnala la presenza della malattia in esame è un nodulo mammario. A tal proposito, va detto che non si tratta di un’anomalia che genera dolore tuttavia risulta ben visibile e percepibile al tatto. Eseguendo in maniera costante l’autopalpazione dunque sarà possibile notare eventuali irregolarità. In presenza delle stesse il consiglio è quello di rivolgersi ad un medico esperto in modo tale che questo possa procedere con la valutazione delle anomalie riscontrate dalla paziente. Nel caso in cui fossero riscontrate problematiche si procederà con l’esecuzione degli esami diagnostici così da fugare ogni dubbio.

Alla luce di quanto appena detto dunque è chiaro che la palpazione viene svolta dapprima mediante l’osservazione e dopo attraverso la palpazione vera e propria. E’ importante chiarire però che questa autovalutazione non sostituisce in alcun modo la visita senologica come neppure gli esami diagnostici quali possono essere la mammografia e l’ecografia. In ogni caso va sottolineata l’importanza della prevenzione soprattutto relativamente a questa malattia che risulta essere particolarmente insidiosa laddove non viene presa in tempo.

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