Le punture delle zanzare possono essere pericolose: l’allarme di un esperto dello Spallanzani

Italia Murolo

Salute e Benessere

In estate si le punture di zanzare non mancano mai, ma fate attenzione perché possono essere pericolose: arriva l’allarme di un esperto dello Spallanzani.

Sono state negli anni molti i casi di invasioni di zanzare e da esse sono dipese molte malattie anche in Italia, come West Nile, Usutu e il virus Toscana causate da alcuni tipi appunto di zanzare. Negli ultimi tempi però sembra che la diffusione di queste malattie stia ritornando, ecco perché l’esperto dello Spallanzani fa scattare l’allarme.

allarme zanzare

Le punture delle zanzare possono essere pericolose: ad annunciarlo é il direttore del reparto di malattie infettive dell’Inmi Spallanzani di Roma. Si è notato un aumento dei casi di West Nile, concentrati perlopiù in Pianura Padana.

Che cos’è il West Nile

La febbre West Nile é una malattia provocata dal virus West Nile, un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile da cui prende il nome.

Cosa provoca

Circa 1 su 5 sviluppa febbre insieme ad altri sintomi come mal di testa, dolori muscolari, dolore articolare, vomito, diarrea o rash. Circa 1 su 150 pazienti sviluppa un grave coinvolgimento del sistema nervoso centrale con encefalite.

Come si trasmette

Il virus, viene trasmesso tra gli uccelli e all’uomo principalmente dalla zanzara culex, ma può anche essere trasmesso tramite trasfusione di sangue, trapianto di organi, o occasionalmente per via transplacentare al feto.

Come si cura

Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana.

Cosa si può fare per evitare il contagio

Per evitare il contagio altro sistema non é altro che applicare i metodi più efficaci contro le zanzare, quindi pesticidi naturali da spargere sul corpo, zanzariere per casa ed evitare ristagni d’acqua nei sottovasi delle piante.

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