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Perdere peso grazie a una scoperta medica: la rivoluzione tanto attesa

Una scoperta scientifica ha portato ad una rivoluzione tanto attesa che consente di perdere diversi chili. Ecco tutto quello che c’è da sapere riguardo a questa importante scoperta medica.

Molte persone sono alla ricerca di un metodo per perdere peso. A tal proposito, grazie ad una scoperta medica, è possibile riuscirci e ottenere risultati davvero molto soddisfacenti, mai ottenuti prima.

Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere riguardo a questa incredibile scoperta medica tanto attesa. Si tratta di un cambiamento davvero epocale che potrebbe cambiare in maniera radicale il modo in cui ci si approccia a patologie quali l’obesità.

Perdere peso: ecco la scoperta che cambia tutto

Presso il Policlinico di Bari, è giunto un farmaco tutto nuovo che sarebbe in grado di portare ad una perdita di peso importante. Si tratta di un farmaco contro l’obesità che al momento è in fase di sperimentazione.

Il medicinale in questione risulta essere oggetto di diversi studi condotti da diversi autori molto importanti. Tra questi c’è il direttore dell’Endocrinologia del Policlinico, Francesco Giorgino. Nello specifico, stiamo parlando dello tirzepatide che è in grado di controllare la glicemia e di inviare segnali che dal cervello giungono all’intestino. In particolare, sarebbe in grado di aumentare il senso di sazietà. Il farmaco in esame peraltro risulterebbe anche particolarmente indicato nei pazienti affetti da diabete. Esso, infatti, sarebbe in grado di normalizza i valori relativi alla glicemia.

Questo calo, insieme a quello legato al peso, tende a verificarsi una volta trascorse almeno le prime due settimane di trattamento. In un primo studio, tra l’altro, è stato osservato una perdita di peso media di 14 kg in media. Si tratta dunque di una perdita di peso molto importante che rappresenta una vera e propria rivoluzione tanto attesa da molti pazienti che si trovano a dover fare i conti con i chili di troppo come anche con valori elevati della glicemia. Alla luce di quanto appena detto, non resta che attendere nuovi e ulteriori sviluppi al riguardo che possano confermare l’efficacia del farmaco in questione.

Sabrina

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