L’uso degli schermi e gli effetti sul cervello: la scoperta che spaventa

Sabrina

Famiglia Senza categoria

Una ricerca scientifica ha voluto analizzare gli effetti che l’uso degli schermi può provocare sul cervello. Quello che è emerso spinge ad una profonda riflessione. Ecco la scoperta. 

La professoressa della Duke University, Nancy Katherine Hayles, ha voluto analizzare gli effetti che comporta sul nostro cervello l’abitudine di utilizzare schermi. Questa, infatti, è più che mai diffusa e molti ne ignorano le conseguenze.

L'uso degli schermi e gli effetti sul cervello: la scoperta che spaventa

Ciò detto, scopriamo insieme cosa è emerso dall’interessante studio portato avanti dalla studiosa americana. L’uso degli schermi e dei nuovi dispositivi digitali, di fatti, è sempre più attuale di conseguenza è opportuno valutare e individuare le possibili cause.

Uso degli schermi: gli effetti sul cervello emersi dalla ricerca americana

L'uso degli schermi e gli effetti sul cervello: la scoperta che spaventa

Dall’analisi messa a punto dall’esperta della Duke University, l’uso degli schermi influisce in maniera molto importante sui neuroni dei più giovani. A tal proposito, infatti, la donna ha scoperto che trascorrere anche solo una minima parte del proprio tempo davanti allo schermo influenza le connessioni sinaptiche dei ragazzi. Com’è ovvio, quando il tempo trascorso è maggiore il predetto effetto risulta essere aumentato.

Peraltro, confrontandosi con una collega di una Università molto importante questa le ha confessato la necessità di dover rivedere il metodo da lei utilizzato in passato per i suoi allievi. Quelli di oggi, infatti, rispetto alle generazioni passate risultano fare più fatica nel processo di comprensione delle informazioni necessarie. In poche parole, mentre in passato gli studenti erano maggiormente in grado di comprendere da soli i contenuti di una lettura, oggi questo sembra non accadere. In particolare, si preferiscono testi brevi e soprattutto semplici. Questo fenomeno potrebbe essere connesso all’aumento di disturbi relativi all’attenzione contemporaneamente all’uso sempre più frequente di schermi. Com’è ovvio, al momento non esiste una prova scientifica che questi due fenomeni siano strettamente collegati, tuttavia, la professoressa americana ha sottolineato l’urgenza di trovare una risposta.

Alla luce di quanto appena detto si tratta sicuramente di un argomento che merita un approfondimento e che deve spingere a porsi qualche interrogativo. L’uso degli schermi, di fatti, è sempre più diffuso e questo potrebbe comportare delle conseguenze sul cervello dei più giovani.

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