Influencer - Esperti

Le mascherine ffp2 in detrazione, ecco come fare

Non tutti sanno che le mascherine ffp2 possono essere detratte. Scopriamo insieme quali sono i requisiti per ottenere il rimborso.

Come accennato poc’anzi, è possibile detrarre le mascherine ffp2 e avere il rimborso Irpef. Tuttavia, questa possibilità è strettamente connessa alla presenza di determinati requisiti.

In questo articolo vi spieghiamo quali sono questi requisiti che consentono di beneficiare di questa misura messa in atto dal Governo Draghi.

Mascherine ffp2 in detrazione: i requisiti per ottenere il rimborso

Le persone che hanno sostenuto i costi per l’acquisto delle mascherine ffp2 possono chiedere il rimborso, tuttavia, soltanto in determinati casi. A tal proposito, per sapere se le mascherine acquistate fino a questo momento rientrano nel rimborso Irpef, bisogna innanzitutto consultare l’elenco che si trova pubblicato sul sito del Ministero della Salute. L’obiettivo, infatti, è quello di verificare se la mascherina acquistata rientra nella categoria di dispositivi medici fissati dalla legge. A tal proposito, la certificazione che attesta la natura del dispositivo può essere trasmessa mediante il codice AD. In questo caso, infatti, il codice in questione attesta la trasmissione direttamente al sistema tessera sanitaria relativa alla spesa sostenuta proprio per i dispositivi medici. In tal caso, non sarà necessaria riportare anche la marcatura CE o la conformità alle direttive europee.

Inoltre quando i dispositivi acquistati rientrano nell’elenco stilato dal Ministero della Salute, bisogna conservare la documentazione dalla quale emerge la certificazione CE. Quando invece, essi non rientrino all’interno dell’elenco è indispensabile che il prodotto riporti, oltre alla marcatura CE, anche la conformità alla normativa europea. Non solo, il venditore di tali dispositivi può incaricarsi di identificare i prodotti che rientrano nella detrazione. Oltre a ciò, può provvedere all’integrazione delle indicazioni che devono essere presenti sulla fattura e dunque della marcatura CE. In tal caso, comunque, al cittadino non spetta d conservare la documentazione che attesta che il dispositivo medico rispetti le direttive UE.

Ciò detto, la misura messa in atto dal governo risulta essere molto importante e soprattutto utile per tutti soggetti che con l’avvento della pandemia si sono ritrovati a dover affrontare ingenti spese relativi ai dispositivi di sicurezza contro il covid.

Sabrina

Recent Posts

Norovirus 2023 il virus che attacca le scuole, una pandemia in atto

Il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, ha voluto rilasciare…

1 anno ago

Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta

Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta. Ecco tutte le curiosità della…

1 anno ago

Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui

Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui. Tutto sul nuovo…

1 anno ago

La tristezza assale a chi non fa la cacca, lo studio di Franco Berrino

Il direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano,…

1 anno ago

Covid, scabrosa scoperta: succederà a tutti coloro che l’hanno avuto

Il covid ha seriamente messa a dura prova le persone in tutto il mondo, motivo…

1 anno ago

Smart working troppi cambiamenti, sono 5 le cose da sapere

Nel corso degli ultimi mesi sono stati numerosi i cambiamenti in relazione allo smart working,…

1 anno ago