Salute e Benessere

Omicron ha paralizzato una città: siamo tornati indietro di due anni

È ancora impossibile allentare la presa con il Coronavirus, e in particolare con la sua variante Omicron. Il virus ha di nuovo messo ko una città ripiombata nel lockdown totale come successo due anni fa.

Le cose in numerose nazioni del mondo stanno cambiando e l’avvio della campagna vaccinale, comunque sia, ha dato la possibilità di rivedere le restrizioni imposte a causa del Covid-19 e tentare, così, un ritorno parziale alla normalità.

 

A due anni dall’avvio della pandemia, però, ecco che arriva la notizia che nessuna persona avrebbe voluto sentire in tal senso e che riguarda il repentino aumento dei contagi che ha messo ko una città, la quale sta vivendo lo stesso incubo del 2020.

Le vittime della variante Omicron

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso delle ultime settimane molte nazioni hanno deciso di allentare notevolmente le loro restrizioni e favorire così un parziale e controllato ritorno alla normalità. In Italia, ad esempio, due settimane fa è cessato lo Stato di Emergenza dettato dalla pandemia e il Governo, seppur con difficoltà, sta cercando di gestire al meglio la calendarizzazione delle riaperture. Un momento importante che arriva due anni dopo il primo lockdown ma che allo stesso tempo crea non poche preoccupazioni, dato che una città in particolar modo sta vivendo per la seconda volta i fatti del 2020.

La città a cui facciamo riferimento è quella di Shangai, in Cina, che attualmente si trova davvero in lockdown totale, messa in ginocchio dall’aumento dei casi di variante Omicron con un ingente numero di mori e persone chiuse totalmente in casa, alle quali sono state applicate regole rigidissime di comportamento.

La città in lockdown, ecco cosa sta succedendo

Quanto sta succedendo a Shangai ha messo in allarme tutto il mondo, nutrendo la paura di ripiombare davvero nello stesso incubo della città cinese che attualmente conta 26milioni di persone chiuse in casa in lockdown, sottoposti a costanti controlli a tappetto per tutti i residenti, al fine di agire in modo preventivo. Ogni singola persona viene posta in isolamento totale, lontano dai familiari e nessuna eccezionale viene fatta nel caso dei minori, allontanati dai propri genitori finché non si saranno negativizzati. L’ufficio gruppo municipale di Shanghai ha fatto sapere attraverso una comunicazione alle stampa: “Con la cooperazione attiva dei residenti locali, la città ha terminato l’ultimo ciclo di campionamento molecolare il 4 aprile“.

Tutto resta incerto, invece, sui decessi causati dalla variante Omicron i quali non vengono registrati in alcun registro e i dati forniti dalla Cina, dunque, potrebbero essere falsati e quindi non veritieri.

Francesca Guglielmino

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