Spese sanitarie, controlli in arrivo: quando si è esenti dal ticket e cosa si rischia

Beatrice

Salute e Benessere

Molte aziende sanitarie lamentano mancati pagamenti di ticket per autocertificazioni false: partono i controlli sulle esenzioni da ticket

Come tutti sanno esistono delle esenzioni che consentono di usufruire delle prestazioni sanitarie (come visite specialistiche o esami strumentali) senza dovere pagare l’apposito ticket. Queste possono essere concesse in base al reddito, ma anche a chi soffre di determinate patologie che richiedono di controlli costanti, come malattie croniche o rare.

Spese sanitarie, controlli in arrivo: quando si è esenti dal ticket e cosa si rischia

Non sono rari però i casi di chi, in caso di esenzione per reddito, ha usufruito dell’esenzione al pagamento del ticket pur non avendone i requisiti con autocertificazioni non esatte.

Autocertificazioni false per l’esenzione dal ticket, partono i controlli: cosa si rischia

Spese sanitarie, controlli in arrivo: quando si è esenti dal ticket e cosa si rischia

Sono molte le aziende sanitarie in tutto il paese che si sono lamentate di avere riscontrato irregolarità nelle autocertificazioni necessarie per ottenere l’esenzione e conseguentemente mancati pagamenti di prestazioni sanitarie e farmaci. Sono stati infatti predisposti numerosi controlli per accertarsi dell’eccessivo diritto all’esenzione, prendendo in considerazione i dati presenti nella nostra tessera sanitaria e quelli in possesso del Ministero del Lavoro.

In caso vengano scoperti casi di verrà inviato dall’Agenzia dell’Entrate un verbale in cui viene sollecitato il pagamento del ticket rimasto insoluto, con l’aggiunta di eventuali more. Si avranno 60 giorni di tempo per saldare il ticket ed evitare di incorrere in sanzioni. Qualora chi ricevesse il verbale fosse consapevole di avere veramente diritto al ticket può contestare il verbale entro 30 giorni dal momento in cui ha ricevuto l’avviso. In caso si rientrasse nei requisiti economici per ottenere un’esenzione di pagamento al ticket si deve mandare insieme alla contestazione della multa anche una copia della dichiarazione dei redditi che testimoni l’effettivo Isee del nucleo familiare. In caso di bambini e adulti superiori ai 65 anni con reddito inferiore ai 38.500 euro l’anno bisognerà inoltrarla insieme alla memoria difensiva. Stessa procedura per chi è titolare di pensione minima e ha un reddito inferiore agli 8.263,31 all’anno. Infine i disoccupati con familiari a carico con reddito inferiore 8.263,31 devono unire alla dichiarazione dei redditi gli stati occupazionali validi, del modello C/2, dell’estratto conto contributivo Inps e dei redditi del nucleo familiare.

E’ sempre meglio quindi, per evitare di incappare in problematiche più gravi, accertarsi di avere effettivamente diritto all‘esenzione dal ticket. Considerando che il ticket negli ultimi anni ha abbassato i propri costi e che qualora venisse scoperta una auto certificazione falsa si rischia di pagare una cifra ancora più alta.

 

Impostazioni privacy