Bonus maternità e bebè spettano a tutti, anche a chi ha un permesso di soggiorno breve, ecco avvalersi

Valentina

Famiglia

Ecco come poter richiedere il bonus maternità o bebè anche se si è in possesso di un permesso di soggiorno di breve durata. 

La Corte di Cassazione ha fatto chiarezza su di un punto molto importante per i cittadini non Europei che vivono nel nostro Paese e che sono in possesso di un permesso di soggiorno inferiore ai sei mesi.

Se il bonus bebè è stato inglobato con l’assegno unico e universale, l’assegno di maternità può ancora essere erogato di Comuni dopo aver fatto domanda.

Ecco chi può chiedere il bonus maternità e bebè

I due sussidi, bebè e maternità, sono stati istituiti per aiutare le famiglie a gestire, da un punto di vista economico, i figli e tutto quello che riguarda la maternità.

Il bonus bebè è un sussidio che viene erogato dall’Inps in favore delle famiglie per ogni figlio nato, adottato o preadottivo. Viene erogato fino al primo anno di età o per il primo anno di ingresso in famiglia. Da marzo 2022 il bonus non verrà più erogato, ma entrerà a far parte dell’assegno unico, un sussidio che varia in base all’Isee del nucleo familiare ed in base al numero di figli a carico.

L’assegno di maternità dei Comuni è per aiutare le donne che non hanno l’indennità di maternità. Viene assegnato dai Comuni e corrisposta sempre dall’Inps.

Questi due bonus sono erogabili a tutti i cittadini italiani, ai cittadini europei e non europei con un passaporto lungo. Questi requisiti andrebbero a penalizzare i cittadini non UE con un permesso di soggiorno breve, ma che si trovano in condizioni di più grave bisogno. In più sarebbe anche violato il diritto dei bambini alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere.

Per questi motivi ed anche altri, la Corte Costituzionale ha deciso che: “nell’introdurre presupposti reddituali stringenti per il riconoscimento di misure di sostegno alle famiglie più bisognose, le disposizioni censurate istituiscono per i soli cittadini di paesi terzi un sistema irragionevolmente più gravoso, che travalica la pur legittima finalità di accordare benefici dello stato sociale a coloro che vantino un soggiorno regolare e non episodico sul territorio della Nazione“.

Quindi questi due bonus, molto importanti per le famiglie in difficoltà economica, spetteranno anche ai cittadini che hanno un qualsiasi tipo di permesso di soggiorno.

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