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Bonifico, come evitare gli accertamenti del Fisco in caso di operazioni in entrata e in uscita

Ecco cosa bisogna fare per non avere problemi con il fisco sui propri bonifici in entrata e in uscita. Bastano alcune semplici regole

Il bonifico bancario è uno degli strumenti di pagamento più utilizzati per la sua praticità e rapidità, insieme a contanti e assegni. Il pagatore ordina semplicemente alla sua banca di trasferire denaro dal suo contro corrente o pagando in contanti su un altro conto intestato al beneficiario della transazione. Il trasferimento può essere effettuato una sola volta, ma anche reso permanente o ricorrente. Ovviamente in caso di bonifici ricorrenti o permanenti va segnalato e data comunicazione e autorizzazione alla banca, sia allo sportello che negli appositi portali online. Può avvenire senza problemi tra conti della stessa banca, ma altre su conti aperti da un altro operatore.

Si può scegliere di utilizzare il bonifico classico, che richiede da 1 a 3 giorni lavorativi. In caso di fine settimana quindi il bonifico slitterà al successivo giorni lavorativo. C’è anche la possibilità di eseguire un bonifico istantaneo, che invece consente il trasferimento immediato della somma.

Come non avere problemi con il fisco per il propri bonifici in entrata e in uscita

Per non incorrere in problemi con il fisco italiano è necessario essere chiari e specificare con estrema attenzione tutti i dettagli del passaggio di denaro in questione, incluse le ragioni della transazione economica. Basta un piccolo dettaglio fuori posto nelle tante voci che prevedono la compilazione di un bonifico per incappare in disguidi. L’agenzia delle entrate infatti monitora con attenzioni tutti i percorsi di denaro. Questo per far si che non possano sfuggire somme di denaro non dichiarate e che vengano evase le tasse da pagare.

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E’ quindi importante chiarire nell’apposita sezione del bonifico quali sono le ragioni della transazione economica. Se si tratta di una fattura, per esempio, bisogna indicare il numero del documento e la data a cui questo si riferisce. Anche nel caso di donazioni a parenti e amici, va sempre accompagnata dalla descrizione della causale. Nel caso di bonifico ricorrente è bene sottolineare la frequenza e il periodo previsto del procedimento.

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Per non incappare in problemi con il fisco basta insomma essere precisi nella compilazione e nella descrizione delle proprie transizioni finanziare, in modo che sia tutto rintracciabile e che non possa sorgere alcun dubbio sulla buona fede delle nostre operazioni. In caso di divergenze si dovrà invece fornire all’agenzia delle entrate delucidazioni a riguardo.

Beatrice

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