Covid, le visite ai parenti in ospedale finalmente riaperte: ecco da quando

Beatrice

Salute e Benessere

E’ adesso possibile andare a trovare i propri cari in ospedale. Ecco quali sono le regole per poterlo fare

Uno dei risvolti più dolorosi e devastanti della pandemia è stata senza dubbio la solitudine che ha dovuto affrontare chi si è trovato a dovere combattere contro la propria malattia tra le mura di un ospedale. Dove prima, nella sofferenza, ci poteva essere il supporto degli affetti cari e la gioia per le loro visite giornaliere e per poter vedere i loro volti ed abbracciarli, la pandemia ha strappato questo conforto negando ogni tipo di visita nei vari reparti. Sono in molti che hanno dovuto seguire da lontano con apprensione senza avere aggiornamenti sulla salute dei propri cari, che li hanno riabbracciati senza averli visti per settimane, o nel peggiore dei casi che hanno dovuto dire addio ai propri cari senza poterli salutare.

Covid, le visite ai parenti in ospedale finalmente riaperte: ecco da quando

Grazie al vaccino e alla riduzione dei tassi di ospedalizzazione, terapia intensiva e decessi, si sta andando verso un progressivo alleggerimento delle misure ristrettive in vista dell’estate. Questo coinvolgerà anche le visite ai propri cari in ospedale.

Visite in ospedale, si può andare a trovare i propri cari: ecco come

Covid, le visite ai parenti in ospedale finalmente riaperte: ecco da quando

Si potrà infatti andare a fare visita ai propri cari in ospedale, ovviamente con qualche piccolo accorgimento con il quale ormai abbiamo imparato a convivere in questi lunghi mesi di pandemia. Si potrà entrare solo se muniti di mascherina Ffp2. Bisognerà poi essere in possesso del green passi rafforzato, quello cioè ottenuto con le tre dosi di vaccino oppure con un certificato di guarigione. E’ poi facoltà dei vari direttori sanitari adottare misure ulteriormente restrittive.

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Questo perché bisogna comunque mantenere alta la sogna dell’attenzione. Sebbene la variante Omicron, maggiormente diffusa nell’ultimo periodo, si sia rilevata meno letale delle precedenti, è altamente contagiosa e ha provocato un rapido aumento della curva dei contagi in tutto il paese. Se si è guariti da meno di sei mesi servirà un tampone con esito negativo eseguito nelle 48 ore prima dell’accesso. E’ quanto stabilito dal decreto lege firmato lo scorso 24 Settembre e convertito lo scorso 18 febbraio.

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Ciò che conta, però, è che nonostante sia ancora presente qualche limitazione dovuta alla situazione ancora di emergenza si è recuperata la possibilità di potere stare vicino ai propri cari e andare a trovarli nei difficili momenti trascorsi in ospedale.

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